GS Badia, Herink Kristoffersen è tornato!.
Henrik Kristoffersen è tornato! Sarà riuscito a trovare il set up giusto, sarà l’aria dell’Alta Badia che gli è sempre piaciuta, ma rimane un fatto: ha sciato come ai bei tempi. Con quella grinta e la capacità di fare la curva in un fazzoletto scappando via rapido dagli spigoli. Bello rivederlo sul gradino più alto del podio, il suo primo di stagione, 24° in carriera. Si è messo dietro anche un Marco Odermatt che sta andando a mille. Non proprio in questa seconda dove ha fatto segnare solo il 16esimo tempo. Alle sue spalle ancora una volta Manuel Feller, terzo come in Val d’isère grazie a una regolarità che finalmente ha tovato.
Mathieu Faivre invece ha sbagliato tutto finendo nell’inferno della 16esima piazza, dietro a Pintu. Non è la prima volta che gli capita ma qui sulla Gran Risa è sempre andato bene. Inspiegabile!
Luca De Aliprandini, quinto, ci ha dato dentro e questa è la notizia migliore che vale tanto. Poi può capitare di incastrarsi in una porta e perdere la linea nelle 4 successive. Era in linea con Kristoffersen, ma con quell’errore ci ha rimesso mezzo secondo. Alle sue spalle l’americano classe ’98 River Radamus che lo precedeva dopo la prima manche al quarto posto.
Stupenda la seconda dell’austriaco Patrick Feurstein che stacca il miglior tempo di manche, recuperando la bellezza di 23 posizioni, ritrovandosi al quarto posto! Solo 27esimo a metà gara, ha sfruttato al massimo l’effetto pista liscia, ma a parte questo, ha portato al traguardo gli sci senza sbagliare nulla, specie nelle prime 10 porte, e con una tattica di gara all’arrembaggio.
Quello che non è riuscito a fare Alexis Pinturault (15°) che ha sbagliato nel punto cruciale della manche. Fuori dai dieci e Marco Odermatt che si allontana sempre di più.
Felix McGrath, invece l’ha raddrizzata (12°), lui che l’anno scorso qui fu secondo, proprio dietro al francese. Male nella prima, ottimo nella seconda, il che gli ha consentito di stare davanti ai compagni di squadra Lukas Braathen e Fabian Solheim. Ma ne ha due davanti, Rasmus Windingstad, ottavo e ovviamente capitan Henrik Kristoffersen
Un gran peccato l’errore fatale commesso di Filippo Della Vite che si era guadagnato la qualifica col 21esimo miglior tempo della prima manche.
Aveva superato bene i primi 30 secondi di gara – sui empi di McGrath – perché stava spingendo al massimo, senza badare ad arrivare per prendersi dei punti.
Un atteggiamento perfetto, ma non ripagato, perché in un’inclinazione eccessiva tocca lo scarpone e in un attimo si trova irrimediabilmente fuori linea.
Finisce così il primo atto della Badia, con Kristoffersen che così felice non lo aveva mai visto nessuno. Domani si replica! Herink Kristoffersen è tornato