GS Are: Sara Hector fa il vuoto. Lara, Fede e Marta inseguono. L’aria di casa conta eccome perché la svedese si è perfettamente inserita nel rapporto neve-tracciato-condizioni atmosferiche. Un tracciato semplice nel suo disegno ma un terreno reso complicato dalla pioggia di ieri e dalla nevicata in atto che non consente di mantenere aderenza al terreno specie nella prima parte. Una neve facile ma difficile da “capire”. Sara ha perfettamente letto gli ampi spazi tra le porte senza mai interrompere il movimento. Chi invece si sentiva lenta tendeva a tirar dritto rischiando poi di perdere linea e ulteriore velocità
Così si è concretizzato il vantaggio su Lara Gut-Behrami di 0,61, la migliore di tutte a contenere il distacco e a trovare un certo adattamento alla situazione, specialmente nella parte conclusiva.
Federica Brignone prende il doppio, +1”16 perché ci ha messo mezzo percorso prima di trovare la “quadra” nella sua azione. Nel terzo e penultimo settore ha fatto la differenza col miglior parziale. Nessun errore anche per Marta Bassino ma ha faticato un po’ di più a trovare il ritmo.
Con +1”39 si trova in quarta piazza con &/100 di vantaggio sull’austriaca Julia Scheib, 19/100 sulla norvegese Thea Louise Stjernesund e +0,31 sulla croata Zrinka Ljutic. Poi i distacchi lievitano notevolmente con Clara Direz, nona a 2”33, alle spalle della statunitense A J Hurt.
+3″86 il ritardo di Elisa Platino, +3″89 quello di Roberta Melesi autrice di un errore pesante nella prima parte di gara. Con Asja Zenere il gap aumenta a +4″34. Ritardi elevati ma non tanto per non qualificarsi! 18esimo tempo per la giovane Lara Colturi a +3″57.
Da ricordare che a Lara Gut-Behrami basta un secondo posto per conquistare la coppa di Gigante.
In aggiornamento
Add Comment