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GS Adelboden, Odermatt, sempre più gigante!

Marco Odermatt, cinque giganti, quattro vittorie e un secondo posto: c’è altro da aggiungere? Vincere la coppa di specialità l’8 di gennaio è qualcosa che non si può nemmeno commentare.

Nessuno quest’anno riesce a essere più forte del 24enne elvetico tra le porte larghe. Su tracciati veloci, stretti, angolati o gibbosi come quello di Adelboden, non sbaglia mai e riesce sempre a spingere al massimo.

Sulla Chuenisbärgli aveva già posto le basi della vittoria nella prima manche portandosi in testa grazie a un dipinto di rara bellezza compiuto sul terribile muro conclusivo.

Nella discesa decisiva si è ripetuto pur perdendo 69/100 da Feller come tempo parziale di manche. Vincere davanti al suo pubblico, nella sua specialità è qualcosa che ogni bambino elvetico, probabilmente sogna più di ogni altro risultato.

Alle sue spalle, staccato di 48 centesimi Manuel Feller autore di una manche impossibile! Un capolavoro tecnico probabilmente irripetibile. È riuscito a mettere le punte degli sci davanti a quelli di Alexis Pinturault per sei centesimi recuperando però sul francese 86/100!

Eppure Odermatt ha dovuto sudarsela non poco questa ennesima vittoria, fin dalla discesa di Henrik Kristtofersen – solo ottavo dopo la prima manche e sesto finale – che ha estratto dal cilindro una delle sue migliori performance dell’anno. E non è che Loic Meillard (8°) si fosse tirato indietro. Per non parlare di Justin Murisier (ai piedi del podio), entrato in una sorta di trance agonistica, probabilmente galvanizzato dalle urla di quella muraglia umana presente sugli spalti.

Quando poi ha visto Manuel Feller concludere col miglior tempo di manche e un vantaggio di 1″29 su Murisier si dev’essere impensierito non poco. Con Faivre (5°) e Zubcic (7°) finiti dietro per aver rischiato troppo, non era per niente semplice trovare la tattica migliore se non quella di aprire il gas al massimo.

La seconda del francese Cyprien Sarrazin è degna di nota. Ha affrontato quelle micidiali porte poste sul baratro ben noto di Adelboden come ha fatto Odermatt nella prima. Tale azione gli ha consentito di concludere nella top ten, partendo dalla 14esima piazza di metà gara.

Bella prova di squadra per i nostri. ne abbiamo cinque anche se nessuno è dentro ai primi dieci. Ci sono però segnali da non sottovalutare, se non altro perché i buoni piazzamenti arrivano sulla pista più terribile per i gigantisti. Il terzo miglior tempo della seconda manche, peggiore solo a quello di Feller e Odermatt lo firma  Simon Maurberger, risultato di cui andarne fieri.
Alex Hofer ha ottenuto il suo migliore risultato in carriera e Giovanni Franzoni ottiene i suoi primissimi punti in Coppa del Mondo. L’unico a cedere è stata Riccardo Tonetti che si è affacciato su muro con quasi mezzo secondo di vantaggio sul provvisorio leader di classifica, Sarrazin. Poi sono finite le energie e si è ritrovato davanti al tabellone dei tempi con un gap sul francese di 1″77. Il migliore dei nostri, è risultato Giovanni Borsotti, 17esimo, proprio davanti a Hofer e a Maurberger. 24esimo Franzoni, appena alle spalle di Tonno. GS Adelboden Odermatt sempre

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).