GS Adelboden Capolavoro di De Aliprandini che è 3°! Vince Odermatt!. E allora viene da chiedersi: il giorno che Luca De Aliprandini riuscirà a mettere insieme due manche come la Seconda di Adleboden con quando vantaggio potrebbe vincere!?
Lasciamola lì questa domanda ma abbandoniamoci a una giornata che ricorderemo per tantissimo tempo. Perché la second run di Luca si può paragonare solo a un capolavoro assoluto. Il coraggio lo ha accompagnato fin dalla prima porta ed è riuscito a trarre il massimo dalla sua rapidità, precisione e forza. Sul muro finale è stato davvero prodigioso sul culmine con un taglio perfetto che gli ha offerto la possibilità di affrontare le ultime porte con una velocità folle.
Ha superato un dosso molto pericoloso con una precisione assoluta nella fase di atterraggio prendendo un lancio nelle porte nella zona degli chalet dove era facile perdere decimi preziosi. Invece lì già fatto la differenza su tutti oltre all’epico finale.
Dodicesimo dopo la prima manche per un dannatissimo errore nelle prime porte ha dovuto cedere allo strapotere di Marco Odermatt che godeva di un vantaggio sull’Azzurro di +1″06, poi saliti a 1″18 per scendere a 69/100 al traguardo. Quindi sono 37 i centesimi che l’Azzurro ha rifilato nella manche conclusiva all’asso elvetico, che può celebrare la quarta vittoria consecutiva su questa pista.
Quando Henrik Kristoffersen è uscito il podio era ormai certo e questo risultato per lo sci Azzurro maschile, in questo periodo storico, vale quanto una medaglia alle Olimpiadi!
Ha lottato anche Loic Meillard, primo a metà gara, ma anche lui ha dovuto arrendersi allo strapotere di Odermatt che vince Adelboden per la quarta volta consecutiva. 20 i centesimi di differenza tra i due
Nel giorno in cui Luca realizza la migliore manche della sua vita che gli vale anche il secondo podio in Carriera, torna in classifica Filippo Della Vite, 11esimo. Una prestazione positiva che va oltre alla posizione in classifica. Il talento Azzurro stava entrando in un vortice di negatività mentale molto pericoloso. Per uscirne occorreva una manche di livello e per fortuna è arrivata e forse non è un caso che abbia piazzato il risultato nel gigante piò difficile al mondo!
Alex Vinatzer non benissimo, invece, con una buona dose di errori anche nella run conclusiva, termina 18esimo. È uscito nella seconda manche Giovanni Borsotti, 28esimo dopo la prima manche.
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