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Giuseppe Romele cuore d’oro, vince il titolo mondiale anche nella middle distance

Giuseppe Romele cuore d’oro, vince il titolo mondiale anche nella middle distance.
Nella giornata in cui il vento ha costretto alla cancellazione e rinvio dello Slalom Speciale maschile ai Mondiali di Sci Alpino di Espot (ES), Giuseppe Romele ha invece concesso il bis iridato nei Para Nordic World Championships 2023 di Östersund, in Svezia, continuando ad arricchire il medagliere azzurro in queste due rassegne mondiali in corso contemporaneamente.

Oggi ha vinto nella Middle Distance categoria Sitting, tingendosi d’oro come aveva fatto anche nella Long Distance domenica scorsa (+ info: clicca qui). Sui 10 chilometri, la freccia azzurra della FISIP ha portato in scena un altro monologo. Stesso copione della gara precedente, con sempre il canadese Collin Cameron pronto a provare a rubargli la scena.

Ma se l’è giocata alla pari soltanto per i primi 2 chilometri, poi il Beppe nazionale, sviluppando la sua progressione, ha fatto capire chi comandava. Già al passaggio ai 2,5 chilometri, con 5” e spiccioli di vantaggio, aveva indirizzato la gara dalla sua parte. Un crescendo rossiniano, con lo scarto che cresceva, cresceva…: +15”9 ai 3,9 chilometri, +20”2 a metà gara, +39”9 ai 7,5 chilometri, per planare sul traguardo con il crono di 28’46” e 1’02”5 sul canadese, nuovamente argento con il tempo di 29’48”5.

Terzo gradino del podio per l’ucraino Taras Rad, che ha chiuso in 30’25”9 pagando 1’39”9 al vincitore. Resultlist_Men´s 10km – Sitting clicca qui per la classifica

Nella stessa gara l’altro azzurro, Michele Biglione, ha chiuso in quindicesima piazza con un tempo finale di 33’55”9. Una gara regolare, la sua, ma con passo inferiore al gruppo dei migliori.

Il suo ritardo è andato via via aumentando con il passare dei chilometri fino a superare, sul traguardo, i 5’ di distacco dal compagno di squadra trionfatore. Nella prova Standing, invece, Cristian Toninelli ha chiuso al tredicesimo posto in 28’05” con un ritardo di 3’30”9. La vittoria è andata al canadese Mark Arendz in 24’34”6, argento al polacco Witold Skupien (25’17”2), con un ritardo di 42”6 e bronzo al francese Benjamin Daviet (25’19”6 +45”).

Una bella giornata per me, nuovamente vincente – ha raccontato alla fine un Romele raggiante. E’ stata una gara difficilissima a causa delle condizioni meteo, c’era parecchio vento soprattutto nella zona dello stadio. Ma le sensazioni erano ottime, sono partito bene, gli sci erano velocissimi e allora dal secondo giro ho deciso di aumentare il ritmo e dare tutto quel che ancora avevo. Di più oggi non potevo fare, ma rispetto all’anno scorso mi sono migliorato sui dieci chilometri di quasi di un minuto.

Questi due ori individuali – rivela emozionato – li dedico ad alcune persone che non ci sono più, ma che ugualmente mi sono molto vicine. Sono partito in entrambe le gare con le lacrime agli occhi, per me dal punto di vista emotivo è stata una trasferta molto dura e ho cercato di gestire tutto con il cuore”. In conclusione, i ringraziamenti: “Grazie alla FISIP, alla Polisportiva Disabili Valcamonica, ma soprattutto grazie allo staff che mi è stato molto vicino”.

Soddisfazione palpabile (e non potrebbe essere altrimenti), anche per il Responsabile Tecnico FISIP dello sci nordico Paolo Marchetti: “Gara combattuta, ottimi materiali, abbiamo lavorato tanto e bene per arrivare a quest’oro. Per questo sono super soddisfatto. E’ stato un grande lavoro di squadra – rende merito Marchetti – ad averci portato a questo risultato. Domani ci attende l’ultima fatica, la Staffetta Open. Forse la più sentita, di gruppo, nostra. Ma intanto credo che il nostro obiettivo sia già stato raggiunto: siamo arrivati qui con l’idea di vincere due ori e torniamo a casa con due ori. E’ solo l’inizio, stiamo crescendo tanto, ma più di questo oggi non possiamo chiedere”. La squadra, diceva Marchetti. Numericamente piccola, ma eccezionale.

Oltre a lui e ai tre atleti convocati, in Svezia ci sono l’altro tecnico Fabio Maj, lo skiman Fabio Tosello e il fisioterapista Nicola Sepulcri. Sette persone in tutto, ma un gruppo di granito e oro.

Il medagliere azzurro dello sci alpino dopo quattro giornate di gare dei Mondiali: Vision Impaired Donne: Chiara Mazzel (3 ori in Super G, Supercombinata, Discesa Libera), Martina Vozza (argento in Super G, argento in Discesa Libera) Vision Impaired Uomini: Giacomo Bertagnolli (bronzo in Super G, argento in Supercombinata, oro in Gigante). Standing: Federico Pelizzari (bronzo in Gigante) Sitting Uomini: Renè De Silvestro (argento in Supercombinata).

Il medagliere azzurro dello sci nordico dopo tre giornate di gara: Sitting Uomini: Giuseppe Romele (2 ori nella Long Distance e Middle Distance) Domani si chiudono entrambi i Mondiali. A Östersund l’Italia sarà al via nella staffetta Open, con partenza alle 12, mentre non disputerà la Mixed. A Espot, invece, tempo permettendo, gran finale con lo Slalom Speciale maschile e femminile. Prima manche prevista alle 10, seconda alle 13.30. Giuseppe Romele cuore d’oro Giuseppe Romele cuore d’oro Giuseppe Romele cuore d’oro Giuseppe Romele cuore d’oro

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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