Stanotte scatta il primo atto olimpico: l’allenamento della discesa libera maschile. Per noi ci sono Innerhofer, paris, Fill, marsaglia e Buzzi. In lista anche Marcel Hirscher che farà la combinata. Quattro uomini difenderanno i titoli olimpici conquistati nel 2014. Mancherà solo Mario Matt, ma non è detto che Sandro Viletta, ancora alle prese con una serie infinita di problemi fisici e da poco tornato in pista (ma non in Coppa del Mondo), riesca a difendere il titolo di combinata. Alla vigilia delle prime prove della discesa abbiamo sentito alcuni dei possibili protagonisti:
CHRISTOF INNERHOFER – la vuole dura
«Per me a fare la differenza è sempre la neve, se è dura mi piacciono tutte le piste, se no faccio più fatica. Di Jeongseon ho un bel ricordo, due anni fa feci secondo in superG, ma finii più lontano in discesa. Ho due medaglie da difendere e gareggerò tre volte, sono fiducioso!»
PETER FILL la medaglia mancante
«Il gradimento di una pista per me dipende sempre dai risultati, quelle coreane quindi mi piacciono, due anni fa ho mancato di poco il podio sia in discesa che in superG! Il podio olimpico è l’unico che manca al mio palmares, inutile dire che è questo il mio obiettivo stagionale e visto come sono andate le gare finora credo che in Corea avrò tre gare per giocarmela: discesa, superG e anche combinata!».
KJETIL JANSRUD – per il bis in discesa
«Due anni fa ho vinto la discesa preolimpica e la pista mi piace molto, la considero una via di mezzo fra quella della Val Gardena e quella di Kvitfjell: non è molto ripida ma è piena di salti, ricordo che si stava sempre in aria! Non è particolarmente tecnica, ma ne conservo ottimi ricordi e spero di ripetermi! L’oro in discesa mi manca».
BEAT FEUZ per il primo podio a 5 cerchi
«Due anni fa in Corea sono arrivato due volte quinto e la pista di Jeongseon mi piace. Non è molto ripida e non è paragonabile ad altre piste del circuito, ma sarà lì che ci giocheremo i podi olimpici, qualcosa di unico e speciale, che nulla hanno a che fare con quelli di Coppa. Entrambi importantissimi, in ogni caso».
AKSEL LUND SVINDAL non partecipò alle gare del 2016 e dopo i deludenti risultati di Sochi (un 4°, un 7° e un 8° posto) punta all’oro della discesa che nel 2010 mancò per 7/100 (fu 2° dietro a Defago). «Ho sempre considerato la Coppa del Mondo più importante di ogni altro evento e continuo a farlo, ma quest’anno visto che non posso puntare alla generale dico che il mio grande obiettivo sarà l’oro della discesa in Corea. La pista non l’ho mai vista, ho guardato il video di Kjetil quando ha vinto due anni fa, ma non posso dire di conoscerla. Una pista devi provarla, devi sentirla sotto i piedi per capire se ti piace o no, quello che spero è che il tempo sia buono nei giorni prima della gara, così da poter fare tutte le tre prove in programma».
MATTEO MARSAGLIA – cerca riscatto sulla malasorte
«Non avevo mai pensato troppo alla qualifica, ho iniziato la stagione da mezzo convalescente, dopo quasi due anni di stop. A 32 anni sarà la mia prima Olimpiade e sono felice di poter andare a prendermi un riscatto sulla pista dove tutto si è fermato due anni fa, quando caddi in superG e mi infortunai al ginocchio. La pista di Jeongseon è molto bella per il superG, è larga, ha bei movimenti del terreno e lascia spazio alla fantasia del tracciatore (che sarà Alberto Ghidoni, ndr). Per la discesa invece la trovo un po’ corta e facile, con solo i salti a renderla più interessante. Due anni fa trovammo una neve molto simile a quella americana, fredda e secca, aggressiva e compatta, divertente e bella per sciare».
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