La storia dei grandi campioni dello sport sono sirrette da un numero infinito di imprese. E’ sempre difficile stilare una classifica. Non è un errore però sostenere che al primo posto, tra le big performance di Shaun White ci sia la medaglia d’oro conquistata a PyeongChang. I motivi sono tanti: tra gli iscritti nella prova di half pipe raramente si sono presentati rider così forti (Chase Josey, Ben Ferguson, Ben Ferguson, Ayumu Hirano, Scotty James). C’era la rabbia per il quarto posto di Sochi.
Una lunga serie di infortuni. Un’età non più verdissima come reclama la specialità. Era dietro e nell’ultima run ci voleva un piccolo miracolo sportivo. Eccolo: 97.75! The Flying Tomato è tornato a vin cere la medsglia d’oro olimpica, come a Torino, come a Vancouver. Il giapponese Ayumu Hirano, argento a Sochi, tra i pretendenti all’oro ha dovuto arrendersi e ad accontentaersi dell’argento, mentre l’australiano Scotty James si è rifugiato nel bronzo.
Questa è stata l’ultima Olimpiade di Shaun White. Difficile che lo snowboard “artistico” trovera un altro come lui!
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