Niente da fare per Arianna Fontana nei 1.500 metri, ha dato tutto, l’anima, quello che le era rimasto, ma questa volta le è mancata la gamba negli ultimi due giri. E’ andata in testa già a metà gara per cercare di fare l’andatura ed evitare di rimanere chiusa nella morsa delle due koreane, la Choi e la Kim, della cinese Li e della canadese Boutin. E’ stata superata a due giri dal termine, ha messo sul ghiaccio l’ultimo sforzo ma è rimasta quarta. Poi si è spenta la luce ed ha mollato perché si è resa conto che non c’era pià niente da fare, dinnanzi ai fenomeni orientali. Si è alzata abbandonando la nave delle medaglie. Sul traguardo la Choi per prima, poi la cinese Li mentre la canadese Boutin è riuscita a spuntarla sulla Kim. “Non ne avevo proprio più – has detto Arianna al traguardo – Ho speso troppo in alcuni sorpassi e alla fine sono arrivata proprio alla frutta. Il 1.500 non è la mia distanza preferita anche se spesso ho detto la mia. Questa volta è andata così. Ora devo riprendermi per i 1000 metri e soprattutto per la staffetta“. Nella finale B Martina Valcepina ha preso iun penality ed è stata retrocessa in ultima posizione, la dodicesima. Nella finale B dei 1.000 metri maschili, Yuri Confortola ha chiuso al terzo posto, concludendo la sua av ventura olimpica in questa specialità all’ottavo posto. Per l’Italia non è comunque finita qui
Giochi 2018- Short Track. Arianna ci ha provato
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Marco Di Marco
Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).
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