Peter fra poco parteciperà per la prima volta in vita sua (alla terza partecipazione olimpica) alla cerimonia di apertura, così come Dominik Paris, piuttosto incavolato ieri dopo l’allenamento, per via del vento, sì, ma anche dello spostamento di quella porta deciso all’ultimo (ma per la gara il tracciato tornerà nella situazione del primo giorno). «Questa pista mi piace sempre di meno» butta lì andandosene veloce verso l’albergo. Buon segno: quando Domme si arrabbia poi riesce a tirare fuor il meglio di sé! Il quarto Azzurro al via della discesa sarà Lele Buzzi, che su questa pista raccolse due anni fa i primi punti di Coppa della carriera: «Mi piace e ogni giorno imparo qualcosa per andare più forte. Io in prova non vado mai al massimo, ma in gara cercherò di fare un ulteriore passo avanti. Siamo all’Olimpiade, ma non me ne sono tanto accorto finora, qui siamo isolati e al parterre non c’è nessuno, molto meno che in una gara di Coppa, spero stasera di potermi godere al massimo la cerimonia di apertura! ».
Giochi 2018: Paris incavolato nero!
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Marco Di Marco
Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).
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