Marit Bjoergen infinita, vince l’ottavo oro, che va ad aggiungersi a un bottino olimpico impressionante se consideriamo anche i 4 argenti e i tre bronzi. Che dire per questo monumento della storia dello sport che compirà 38 anni il prossimo 21 marzo. E’ andata via subito e nessuno è riuscita a tenere il suo passo. L’austriaca Teresa Stadlober correva veloce e cercava di prenderla ma poi è incappata in un errore madornale, quando ha preso la corsia sbagliata per svariati metri. Medaglia buttata al vento e se lo ricorderà a lungo. La finlandese Krista Parmakoski non ha avuto problemi a vincere l’argento perché dietro la norvegse Ingvild Flugstad Oestberg e la svedese Stina Nilsson hanno fatto melina per troppi chilometri fino a quando Oestberg ha messo in atto un micidiale tour de force nel tentativo di lasciare sui suoi passsi Stina. Niente da fare, la svedese non ha mollato di un centimetro e sull’ultima discesa l’ha trafitta all’interno prendendosi una velocità tale per affrontare l’ultimo tratto piano da non dare speranze di recupero alla Oestberg che ha chiuso al quarto posto. Il bello è che Stina Nilsson nemmeno sapeva di essere terza perché non era stata avvertita del scigurato errore dell’austriaca Stadlober.
Marti Bioergen con questa vittoria ha toccato un altro record: nessuna al mondo ha fatto meglio di lei nella storia dei Giochi Olimpici invernali. Non solo, ma in ballo c’era anche la conquista del medagliere generale che vedeva la Norvegia tornata al secondo posto grazie alla vittoria ottenuta dalla Germnaia nel bob a 4 che poteva essere definitiva se la compagine tedesca non fosse stata battuta ai tempi supplementari dalla OAR.
La migliore Azzurra si è rivelata ancora una volta Elisa Brocard, 27esima a oltre 11 minuti. E’ stata probabilmente la sua ultima olimpiade. Un fondo femminile che attende la nascita di un talento che manca davvero da troppo tempo. Siamo fermi A Stefania Belmondo, Manuela Di Centa, Gabriella Paruzzi
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