Pyeongchang la replica: vince il tedesco Eric Frenzel, mito della Combinata Nordica, davanti al vice re Akito Watabe. Tutto come 4 anni a Sochi, incredibile! In realtà sui combinatisti tedeschi c’era una sorta di mistero perché non avevano partecipato alle ultime gare di Coppa. Ecco perché: si erano ritirati per preparare questo appuntamento e non è un caso che ne abbiano piazzati 4 nei primi 9 classificati! Dopo il quinto su 10 chilometri si era formato un quartetto formato dai primi due, dall’austriaco Lukas Klapper e dal norvegese Jari Magnus Riiber. Tutto secondo le previsioni anche perché si sapeva che il vincitore della prova di salto Rehrl (AUT), non è mai stato una cima nel fondo.
La gara si è risolta sull’ultima salita, quando Frenzel ha trovato lo spunto perfetto per mettere luce tra sè e Watabe che poi ha cercato di reagire nella discesa e sul piano conclusivo. Ma non c’è stato niente da fare, Frenzel non si batte in questi casi. E’ stato bavo l’austriaco Klapper a staccare anche lui sull’ultima salita, il norvegese Riiber. Doveva evitare di arrivare in volata perché probabilmente l’avrebbe persa e ce l’ha fatta, così ha potuto tagliare il traguardo per terzo, medaglia di bronzo.
Alessandro Pittin ha concluso diciannovesimo dopo essere partito per 38esimo a tre minuti e mezzo. Il tempo realizzato nel fondo è senza dubbio tra i migliori in assoluto se pensiamo che ha recuperato quasi un minuto alla medaglia d’oro. Peccato per quel salto riuscito malissimo. Kostner, migliore dei nostri al salto, è scivolato dalla ventesima alle 37esima piazza. Meglio di lui ha fatto Lukas Runggaldier, 32esimo, 40esimo invece Buzzi
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