Il norvegese Johannes Thingnes BOE è il neo campione olimpicvo della 20 km di Biathlon. E questa è la prima notizia. La seconda è che Martin Fourcade, non è sul podio! Proprio così. Forse per un eccesso di sicurezza si è avvicinato all’ultimo poligono con zero errori e un vantaggio netto sul norvegse. Ma proprio sul più bello, con il profuminio dell’ennesimo oro sotto il naso, ne ha mancati due. Salta fuori come un folle, ma poi il suo fondo non è il solito e getta via sogni di gloria. A quel punto si sono aperte le porte per il podio a diversi atleti: l’austriaco Landertinger, lo sloveno Fak, gli svedesi Samuelsson e Lindstroem, lo svizzero Weger. A parità di poligono, percorso netto per Fak e Landertinger, ha deciso il fondo e il fatto che l’austriaco non è più quello di una volta, mentre lo sloveno si è presentato sulla neve coreana in grande forma fisica. Ha pensato di andare a prendere anche Boe a un certo punto e forse ci sarebbe riouscito con due/tre cento metri di pista in più, invece il crono si è fermato dopo 5,5 secondi. Landertinger invece, pur dando l’anima, non è riuscito a contrastarlo, ma si è accontentato molto volentieri del bronzo cui forse contava soltanto lui. Storia finita se ne apre un’altra: l’abbraccio tra Johannes Boe e il fratello maggiore Tarjei, che di trofei nel biathlon ha già riempito la casa di famiglia. Per al cronaca lo svedese Samuelsson è riuscito amaramente a mettersi davanti a Fourcade con il quarto posto.
Rimane la grandissima performance di Johannes Boe, davanti a Fak e Landertinger nonostante due errori al poligono. tanta roba!
Giornataccia in Casa Italia iniziata con un errore dietro l’altro al poligono per Lukas Hofer e una caduta – pronti via – di Dominik Windisch. Cinque errori per entrambi, gara buttata subito. Sulla stessa linea Bormolini e Montello.
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