Gigante Saalbach, Raphael Haaser che colpo! crollano i big. Incredibile il Mondiale di Raphael Haaser, già nei premi in superG. Ma oggi nessun avrebbe scommesso potesse conquistarne un’altra nel gigante, addirittura d’oro, lui che in Coppa del Mondo non era mai riuscito a fare meglio del settimo posto. Ma chi si aspettava che prima Steen Olsen (uscito), poi Marco Odermatt, (4°) Loic Meillard (3°)e infine Timon Haugan (7°) crollassero così’ tanto nella seconda manche, soprattutto nelle ultime 15 porte!
Alla fine ne hanno approfittato Thomas Tumler si mette al collo l’argento staccato di 23/100 da Haaser e Meillard (+0,51) riesce ad acciuffare il bronzo con 7 centesimi di vantaggio su Odermatt. Per il fenomeno elvetico questa pista è evidentemente stregata: uscito alla finale dello scorso anno e fuori dalle medaglie al Mondiale. Fatale un errore nella seconda manche pagato caro.
Lo stadio riempito all’inverosimile di Saalbach non smette più di bruciare per una medaglia d’oro che non si aspettava nessuno, considerando il predominio svizzero e norvegese e la mancanza di podi stagionali da parte dei gigantisti austriaci. Senza contare che Raphael non ha mai vinto in Coppa del Mondo che dopo Val d’Isère si era fermato per infortunio tornando solo a Kitzbühel, dove si è garantito, col secondo posto in superG, la convocazione ai Mondiali. Il destino…
Fallisce il tentativo di conquistare una medaglia a Luca De Alipradini ma nnon si può dire che non ci abbia provato. Ha affrontato la seconda manche, non proprio ideale per le sue caratteristiche, prendendosi tutti i rischi del caso. Non perfetto in alcuni passaggi, troppo rotondo forse nella parte conclusiva, è scivolato in nona posizione dopo la sesta della prima manche.
Bella gara per Marco Schwarz che disegna la sua migliore gara di stagione, applaudita dagli oltre 25.000 spettatori presenti sulle tribune. Un quinto posto che per lui vale tanto in una stagione dove doveva ricostruire l’impeto agonistico dopo l’infortunio dello scorso anno.
Gran seconda manche per il tedesco Anton Grammel, 26 anni, al suo primo Mondiale, 11esimo in Badia, 16esimo ad Adelboden quest’anno. Col miglior tempo di manche finisce nei primi 15, obiettivo utile perché può apportare punti nella wcsl.
Un ottimo gigante per Giovani Franzoni. È stato l’atleta a qualificarsi per la seconda manche col pettorale più alto, il 44 e nella seconda ha sciato molto bene, specialmente nel primo e nell’ultimo tratto. Finisce 20esimo, col secondo tempo di manche, davanti anche ad Alex Vinatzer (21esimo) dal quale non ci si aspettava una grande prestazione.
È partito forte tra le porte larghe a inizio stagione ma è andato via, via calando. Qui non è riuscito a spingere e a fare velocità con movimenti troppo bruschi. Finisce nell’angolo dei delusi assieme a Lucas Pinheiro Braathen, (14°) Zan Kranjec (11°), Atle Lie McGrath (10°), Philip Zubcic (13°), River Radamus (17°), Henrik Kristoffersen (8°), Marco Odermatt (4°), tutti atleti accreditati per una medaglia.
Una manche anonima anche per Filippo Della Vite che non sfrutta la pulizia della pista liscia. 83/100 dal canadese Erik Read o se si vuole 21 dallo spagnolo Aubert Serracanta, entrambi scesi con le medesime condizioni, sono decisamente troppi. Come eccessiva è la pressione che ha dato alle lamine laddove bisognava essere lesti per scappare via dalla curva e fare velocità. 28esimo dopo la prima manche chiuderà 24esimo, considerando il grosso errore commesso nella run inaugurale chiusa a 3 secondi da Timon Haugan.
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