Nella prima manche dello slalom gigante di Naeba, in Giappone, il norvegese Henrik Kristoffersen prenota la vittoria. Non potrebbe essere altrimenti dal momento che comanda la classifica con 67/100 di vantaggio sul compagno di squadra Leif Kristian Nestvold-Haugan. Un’eternita.
Che aumenta quando si arriva alla terza piazza occupata dal francese Matthieu Faivre con 74/100 di ritardo, a pari merito con Marco Odermatt. Il risultato del giovane fenomeno elvetico vale tanto. Più ancora di quanto fatto vedere da Kristoffersen.
Il motivo sta nella neve. Forse non è si è mai disputato un gigante, nella storia moderna dello sci, su una neve così pappa. Nemmeno nelle afose giornate d’agosto allo Stelvio è così. Una gara impari, non ce n’è.
I primi tre hanno avuto un vantaggio incredibile, Considerando che Nestvold-Haugan ha commesso un errore gravissimo alla terzultima porta ma che si trova lì, in piazza d’onore, la dice lunga.
Fosse partito col 6 avrebbe due secondi di vantaggio. Anche se a dire il vero, grazie al numero uno, nella parte alta ha fatto la differenza rispetto a quasi tutti.
Al traguardo si sono viste tante braccia allargarsi. Come a dire: Ma come si fa?
Stupisce il quinto posto di Gino Caviezel (+1″11) così come il sesto di Pinturault che paga 1″19.
Il nostro Luca De Aliprandini non si è trovato per nulla bene.
Per un atleta che sa sciare solo se il terreno è di marmo, qui ogni tentativo di andar bene si è sgretolato porta dopo porta. 14esimo a +2″05. Ma questa volta grosse colpe proprio non ne ha. Non è l’unico a non averci capito poco o nulla. Jan Kranjek, pur sciando bene, si è ritrovato in undicesima posizione a+1″54.
Meglio del leader della classifica di specialità ha fatto Kilde, sempre più sorprendente. ma si sa, i norvegesi sanno sciare su ogni superficie. L’aspirante vincitore della coppa grande è ottavo davanti anche a Muffat-Jeandet. E al norvegese Lucas Braathen anche lui bravissimo tecnicamente ma anche ad adattarsi alla neve. Settimo con un gap di 1″22 col 17 è una specie di miracolo.
Riccardo Tonetti ha preso poco più di tre secondi, ma si è qualificato. 3″23 quello rimediato da Giovanni Borsotti che ha provato a sciare nelle buche ma… Lo sci esterno si infilava su binari fuori linea mentre il corpo cercava di recuperarlo… Una tecnica poco produttiva. Ma la fortuna questa volta è stata dalla sua parte perché si è classificato al 28esimo posto e partirà per terzo nella seconda. Un’opportunità che vale oro in queste condizioni! Hannes Zingerle avrebbe dovuto partire col 38 ma non si è presentato al cancelletto di partenza. Cosa sarà accaduto? Lo scopriremo. Ultimo Azzurro a scendere Daniele Sorio, reduce dal 30esimo posto ottenuto a Garnisch. Non potrà migliorare il suo miglior risultato in carriera perché con un ritardo di oltre 5″80 non si è qualificato.
Un gigante a nostro avviso ridicolo. Con un solo muretto breve. E i gobboni della parte finale che avevano caratterizzato non poco la gara del 2016, sono sparite.
C’è da dire che potrebbero rivelarsi capovolgimenti di fronte importanti. I primi a partire nella seconda potrebbero restituire il ritardo patito nella prima a chi si trova al vertice della classifica. Stay tuned! Seconda manche alle 5:00 ora italiana.