Marco Odermatt nel gigante di Kranjska Gora compie nella seconda manche un vero e proprio capolavoro tecnico. La perfezione assoluta, come fosse un campione di grandissima esperienza. Quella propria di Alexis Pinturault che invece va in tilt e rovina tutto con un errore nel finale, più grave di quello commesso a metà pista. Fuori dal podio superato dall’austriaco Stefan Brennesteiner, terzo e da Loic Meillard che non scia come nella prima conclusa in testa, ma si difende.
Tanto per rendere l’idea, Marco ha dato 1″65 a Meillard, 1″18 a Brennsteiner e 1″61 a Pinturault, tutti partiti nelle medesime condizioni di neve. È dai tempi di Marcel Hirscher e ancora prima di Ted Ligety che non si vedeva una differenza così tra i leader.
E questa è una vera mazzata per il francese (oggi quarto a 2 centesimi dal podio) perché perde la leadership nella classifica del gigante per 25 punti e nella generale ora ha soltanto 31 punti di scarto sullo svizzero.
Sfiora la top five Filip Zubcic, (quinto Matthieu Faivre) ottavo a metà gara, non per grandissimi meriti atletici. Questa volta il fenomeno croato non ha sciato come nelle precedenti occasioni. ma la fortuna lo ha aiutato: con 2 decimi in più si sarebbe ritrovato decimo! Invece si è tenuto alle spalle Kristoffersen, Feller, Caviezel, Luitz e Schmid.
Ritrova parzialmente il sorriso Henrik Kristoffersen – settimo – che non è più il gigantista di sempre, ma l’orgoglio ogni tanto lo aiuta. Con una discreta seconda ha recuperato 7 posizioni classificandosi nella top ten. Il norvegese ha perso il primo gruppo a favore di Luca De Aliprandini oggi sceso per la prima volta in carriera col pettorale numero uno.
Luca ha modificato un po’ l’atteggiamento tecnico rispetto alla prima manche ma questa volta l’errore non lo ha evitato e il suo buon tempo poteva essere limato di 3/4 decimi. La compressione in uno scarto di tempo troppo corto tra gli atleti, non gli ha consentito di recuperare granché, nonostante il quinto tempo di manche. Era 18esimo, finisce 15esimo.
Non ha cambiato format Giovanni Borsotti che si è affidato ancora alla sua enorme potenza che unita alla grinta caratteriale non hanno creato il modo migliore per far velocità. Stesso discorso per Riccardo Tonetti. Hanno realizzato entrambi tra i peggiori tempi di manche.
Ottima, invece, la manche dell’austriaco Dominik Raschner, un centesimo solo più lento di Stefan Hadalin, l’atleta delle seconde manche. Gigante Kranjska Odermatt è