Lo squadrone elvetico non perde occasione per mostrare i denti e nella prima manche del penultimo gigante della stagione in corsa ad Hafjell ne piazza tre ai primi tre posti. Davanti c’è il solito Loic Meillard che riesce a prendere subito una buona velocità fino al traguardo su una pista tutt’altro che ripida. Con una sciata pulita, mai aggressiva e un’azione che non si interrompe mai si gode la leadership provvisoria col tempo di 1’20″40.
Il vantaggio su Thomas Tumler è minimo, soltanto 8 centesimi, bravo a recuperare 3 decimi nella seconda parte del tracciato con una curva molto corta che funziona come a beaver Creek, quando vinse la sua prima gara in carriera. Meno pulito Marco Odermatt che su una neve invernale sente il profumo della coppa di specialità e forse non spara tutte le sue cartucce: con tre decimi di gap rimane in corsa per quella che potrebbe essere la quarta vittoria stagionale tra le porte larghe. Gli va molto bene perché Henrik Kristoffersen, che lo segue a 75 punti, non trova una buona prima run e con +1″48 finisce in mezzo alla classifica.
In lizza per il podio ci sono anche Stefan Brennesteiner, quarto a +0,51, Lucas Pinheiro Braathen a +0,53 e Alexander Steen Olsen che paga 63/100. Più complicato per Radamus recuperare 76 centesimi, l’ultimo a rimanere sotto al secondo.
Luca De Aliprandini infila la testa in una porta e rimane in pista per miracolo: con +1″43 si piazza tredicesimo. Va peggio a Filippo della Vite che abbastanza incredibilmente perde 7 decimi nelle prime 10 porte. Saranno +1″93 al traguardo, di poco davanti al tedesco Grammel suo diretto rivale per un posto nei primi 25 della finale di Sun Valley. Il problema è che gli dovrà recuperare dieci punti! Finisse così, col 23esimo posto, si piazzerebbe 26esimo!
Non il migliore Alex Vinatzer anche in questa occasione. Non riesce a trovare l’impostazione tecnica ideale per far velocità e si prende 2″29, a pari merito con Kranjec e Parand gli utlimi a qualificarsi in 30esima posizioni. Non va meglio a Giovanni Borsotti che accumula 8 decimi a settore, finendo a poco meno di 3 secondi uscendo dai top 30. Niente da fare anche per Giovanni Franzoni che arrivava da due sesti posti in Coppa Europa: +2″60. Splendida invece la manche del francese Flavio Vitale, oro ai Mondiali Junior di Tarvisio, che chiude in 18esima posizione, a +1″65, col pettorale 47.
I norvegesi conosceranno più di altri questa pista ma non è solo per questo che si qualificano per la seconda manche in otto!
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