Marco Odermatt devastante, vince la sua 4a coppa di gigante consecutiva ma la vittoria del gigante di Hafjell è di Loic Meillard per 14/100, terzo successo tra le porte larghe. Il terzo posto è di Thomas Tumler , dunque una tripletta elvetica tra le porte larghe che arriva dopo il gigante di Adelboden 1983! Bella gara anche per Lucas Pinheiro Braathen che finisce ai piedi del podio davanti a Steen Olsen, Brennsteiner e Radamus. Per la cronaca per Marco Odermatt è matematica anche la conquista della sua quarta Coppa del mondo generale e di superG (la terza) ma questo ormai era già assodato!
Luca De Aliprandini non trova la sua migliore giornata anche se non commette errore tecnici ma tattici. Si affida allo spostamento laterale dei piedi perdendo aderenza tra una porta e l’altra e questa azione non gli permette di essere veloce. 13esimo a metà gara perde sei posizioni anche se la top ten è a soli 38/100 centesimi.
Nella seconda manche escono soltanto quattro atleti è dispiace annotare che due DNF sono Alex Vinatzer e Filippo Della Vite. Il 23enne delle Fiamme Oro perde così la chance di staccare il biglietto per Sun Valley.
D’altra parte la sua prima parte di stagione è stata davvero negativa, con solo tre traguardi superati e un unico piazzamento nei top 15, l’undicesimo posto di Adelboden. Fortunatamente Pippo ha solo 23 anni quindi ha tempo per ritrovare la sua sciata anche se dovrà lavorare parecchio perché da dietro stanno arrivando tanti giovani interessanti. Qui si sono visti i francesi Alban Elezi Cannaferina (20°), Flavio Vitale (22°), Loevan Parand (26°) e il norvegese Rasmus Bakkevig (23°).
Fuori anche Raphael Haaser mentre stava per realizzare nettamente il miglior tempo. Nelle ultime porte sul piano inforca con una violenza inaudita al punto da spaccare lo sci. Sembrava essere procurato un infortunio tra spalla e braccio sinistro, ma poi ha recuperato il traguardo su uno sci solo anche se col volto segnato da un taglio.
Il miglior tempo di manche lo firma il 26enne tedesco Anton Grammel che guadagna ben 15 posizioni, per il decimo posto, mai così bene in carriera, ma alle spalle del belga Sam Maes che scalda la sedia del leader corner per dieci discese e si prende la terza top ten come a Kranjska Gora.
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