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Gigante Åre, Federica Brignone da impazzire, batte ancora Robinson

Gigante Åre, Federica Brignone da impazzire. Vince la sua 36esima gara (la 9a stagionale la 5a in gigante) con un vantaggio spaventoso: +1″36 su Alice Robinson! La nostra Tigre fa il miglior tempo anche nella seconda manche con pieghe al limite del possibile. In questo periodo non è nemmeno avvicinabile, la sua sciata è troppo… per tutte le avversarie!

E’ la prima volta che Federica si impone in una tappa di Coppa del mondo partendo con il pettorale 1, ma mai come stavolta, il numero in questione si adatta perfettamente alle performances di un’atleta che sta riscrivendo la storia dello sci in Italia.

Dal gigante disputato e vinto proprio un anno fa sullo stesso tracciato svedese, Brignone è sempre arrivata davanti a tutte le avversarie nelle gare di specialità che ha portato a termine: Saalbach, Soelden, Semmering, due volte Sestriere e ancora Are, con le sole uscite di Killington, Kranjska Gora e Kronplatz, oltre ai recenti Mondiali di Saalbach.

Peccato Sofia Goggia che sbaglia tutto su un dosso quando si trovava in linea col podio. Supera il traguardo ma all’ultimo posto dal momento che si era praticamente fermata per colpa di una rotazione irrimediabile. Fino a quella porta stava sciando con la stessa intensità della prima manche.

Alice Robinson comunque, anche in una giornata non al top, finisce sul podio al secondo posto, recuperando dal quinto posto di metà gara. La 21enne tiene duro con un’azione di forza formidabile nel finale (distrugge le ultime porte!) che le permette di superare Lara Colturi, comunque bravissima anche lei a salire sul terzo gradino del podio a soli 7 centesimi dalla neozelandese. La svedese Stjernesund, infatti chiude alla sue spalle per 5/100 e si accontenta del quarto posto.

Bella manche della canadese Valerie Grenier che quando è in giornata dimostra di essere tra le migliori gigantiste al mondo. Ottava dopo la prima supera Sara HectorZrinka Ljutic che escono addirittura dalla top ten e conclude al quinto posto!

Il secondo miglior tempo di manche la firma la statunitense Nina O Brian che risale dalla 29esima fino alla top 15 (18 posizioni recuperate), guadagnando diversi decimi nell’ultimo settore, dove perdono tutte, anche a causa delle neve zeppa di sale che cede per le alte temperature.

Ha tenuto la testa fino alla discesa di Lara Gut-Behrami che conclude nona, alle spalle di Paula Moltzan che finisce sesta davanti a Camille Rast (8a) e a Julia Scheib (7a).

Roberta Melesi non trova lo spunto come nella prima manche e non migliora la sua classifica: chiude 27esima come a Kranjska Gora, le uniche due gare dove ha preso punti, la settima in stagione considerando anche discesa e superG.

Alice Robinson mantiene il pettorale rosso ma ora i punti di vantaggio su Federica sono solo 20. Comunque è incredibile come Brignone abbia vinto 5 giganti contro l’unico di Alice ma si trova al secondo posto. C’è qualcosa che non quadra nella formula di assegnazione dei punti? Se ne parla da diversi anni, ma…

Col terzo posto Lara Colturi sale al quarto posto a 53 punti da Sara Hector e si giocherà il podio nel gigante finale di Sun Valley. Sarebbe un risultato straordinario. Lo è comunque, ma  il podio sarebbe il premio più bello per sottolineare la crescita di questo talento puro.

Nella classifica generale i punti di vantaggio su Lara Gut-Behrami, oggi nona, salgono a 322! Ma non diciamo niente!

La classifica del Gigante

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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