Garmisch, Brignone si mangia il superG ma invita a tavola anche Cornelia Hütter
Quando si dice la gara perfetta… Ecco quella portata a termine nel superG di Garmisch da Federica Brignone si deve annoverare tra queste. Un monumento va fatto anche a Mauro Sbardelotto perché nel lungo tratto iniziale il tempo di Fede è incredibilmente tra i migliori. Con lo stesso tempo è giunto al traguardo l’austriaca Cornelia Huetter (terza ieri in discesa) che non vinceva da cinque anni, per di più in discesa, da 6 in superG.
L’Azzurra, che vince il terzo superG in stagione (mai accaduto) ha dimostrato ancora una volta che a certe velocità nessuno come lei sa disegnare le curve. La traiettoria sulla Hölle è stata davvero qualcosa di incredibile. È difficile riconoscere la velocità in tv, ma la sua andatura ha saputo spaccare anche il teleschermo. Cornelia è stata più brava di lei solo in un settore, in quello conclusivo dove è riuscita a recuperare a poco meno di un decimo.
Bello vedere un talento così tornare a sorridere dopo una serie infinita di infortuni gravi, l’ultimo il 5 marzo 2020, un anno dopo la rottura del crociato che era già il quarto in carriera!
Per entrambe un altro passo rispetto alle austriache Tamara Tippler, terza (come a Cortina) a +0,83 e Mirjam Puchner, fuori dal podio per un solo centesimo dalla compagna di squadra.
Col vento a disturbare un po’ tutte con folate improvvise, Elena Curtoni non si trova in cima per lo stesso motivo che l’ha vista non così performante ieri in discesa. Troppo agganciata allo spigolo nel tratto tecnico dove, invece, avrebbe dovuto fare la differenza, cosa che le era riuscita alla perfezione a Cortina. Conclude al decimo posto a +1″07.
Davanti a lei Nadine Fest, quinta, Romane Miradoli sesta, poi Jasmina Suter, Corinne Suter a pari merito con Joana Haelen.
Di fatto solo Federica è riuscita a farla in barba al plotone austriaco (Cornelia a parte) e svizzero, con la mancanza in partenza di ben 14 atlete tra le prime trenta della specialità. Però, come si sa, le assenti non hanno mai ragione.
Il vento un po’ ha condizionato le performances di alcune atlete. Tra queste, indubbiamente Marta Bassino che non avrebbe mai vinto ma un po’ di fastidio lo ha patito senza alcun dubbio.
Nicol velocissima nel tratto iniziale, un po’ troppo spazio forse all’ingresso sul muro, sempre in attesa con linea ampie nella Hölle, non ha potuto farsi notare tra le top ten.
Con +1″35 si trova al 13esimo posto appena davanti alla migliore Roberta Melesi dell’anno e di sempre, visto che non aveva mai fatto meglio del 14esimo posto di oggi.
Marta Bassino, 16esima a +1″61 aveva già un ritardo importane nel primo tratto, poi ha sciato bene ma senza la dovuta velocità. È di +2″16, invece, il gap di Francesca Marsaglia che non ha saputo affrontare le curve che a lei piacciono di più. È invece riuscita a stare sotto i due secondi Karoline Pichler, 25esima a +1″97.
A due superG dalla conclusione Federica Brignone vede la Coppa di Specialità sempre più vicina. Comanda con 477 punti, cento in. più di Elena Curtoni mentre Sofia è terza ovviamente ferma a 332 punti. Questo significa che la coppa sarà comunque italiana considerando che la migliore straniera, Tamara Tippler, è quarta a 259 punti.
Con la 19esima vittoria Fede sale anche nella generale. Ora è terza con 772 punti ma sempre distante da Schiffrin che di punti ne ha 1026, 17 in più di Petra Vlhova. Garmisch Brignone si mangia Garmisch Brignone si mangia
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