Le parole di Federico Pellegrino dopo il secondo posto nella sprint di Davos che gli consente di salire sul podio per la quinta volta in Coppa del mondo sulla pista svizzera. “E’ un risultato positivo -spiega -, perchè sono stati giorni decisamente movimentati in seguito alla caduta di una decina di giorni fa. Fortunatamente sono stato seguito al meglio dal momento in cui sono rimasto bloccato, fino a quando ho cominciato a spingere al massimo due giorni fa. Logicamente ho perduto qualcosa in termini di allenamento, ma recupererò in pochi giorni. Anche la semifinale mi ha visto un po’ in difficoltà con quel contatto sul rettilineo del traguardo, per fortuna il tmepo non era male e sono stato ripescato. In finale ho battezzato la linea sbagliata sull’ultima salita e da quel momento ho fatto quello che ho potuto. Peccato perchè oggi Klaebo era battibile, mi sembrava era un po’ stanco perchè ha azzardato molto decidendo di arrivare qui per ultimo. Del resto anche per lui sono stati giorni difficili, fino ad oggi non aveva ancora vinto una gara, la pressione sulle sue spalle era tanta ed era rimasto coinvolto in un incidente stradale nei giorni scorsi. Comunque sia è sempre bello essere lì davanti su una pista che mi ha regalato tante soddisfazioni”.
Fondo: la soddisfazione di Pellegrino
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Marco Di Marco
Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).
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