Florian Schieder è un delirio! È secondo sulla Streif col 43, dietro a Kriechmayr!
Florian Schieder raggiunge l’Olimpo degli Dei della velocità conquistando una incredibile seconda posizione partendo col pettorale numero 43, dietro all’austriaco Vincent Kriechmayr per soli 23 centesimi. Non è un miracolo ma la gara è rimasta aperta fino all’ultimo concorrente perché, anche se il meteo è rimasto uguale per tutti, la neve molto facile si è velocizzata dal trenta in poi e le seconde e terze linee sono riuscite a inserirsi nelle prime posizioni. E ben 17 atleti si sono ritrovati dentro un solo secondo dal vincitore.
Certo è che se non sai interpretare bene i passaggi di questa pista mito del grande Sci, il risultato non lo poti a casa, ma Florian è stato impeccabile oggi mettendo in atto tutte le sue qualità tecniche. Non si può chiamare sorpresa in maniera assoluta perché il 27enne dei Carabinieri qui si è già tolto alcune soddisfazioni (14esimo nel 2021). È una pista che adora e dove riesce e esprimere tutte le sue prerogative tecniche.
Ci voleva la Streif per rivedere il Dominik Paris che tutti conosciamo. Non è ancora al top assoluto, ma quando arrivi quinti a 8 centesimi dal podio sulla Streif significa solo una cosa: sei un grande! Come lo è Vincent Kriechmayr che dopo la Gardena e Bormio si porta a casa la terza vittoria di stagione, anche se quella vera si giocherà domani.
Ovviamente la pista sarà identica ma l’atmosfera sarà è tutta un’altra cosa! Una Streif un po’0 più facile del solito con una neve che ha perdonato diverse sbavature e che ha consentito a Marco Odermatt e ad Aleksander Aamodt Kilde di essere ancora interi.
Numeri da circo per Marco che sbaglia poco prima di entrare nella stradina. Rimane in piedi con un gesto di acrobazia fisica che però potrebbe costargli caro. Recuperato il traguardo se n’è andato via per capire perché sente dolore al ginocchio. Speriamo bene. Poco dopo Kilde, con la mano fratturata, quando stava lottando per la vittoria, nell’ approssimarsi verso il rettilineo del traguardo, lo Zielschussnon, non regge la pressione e si fa schiacciare. Con un movimento istintivo riesce a evitare di schiantarsi contro le balaustre che delimitano la pista e ritrova la linea per concludere la sua gara, ovviamente in ritardo.
Sul terzo gradino del podio quel Niels Hintermann che nelle prove aveva mandato avvisi di vittoria, con tanti applausi di Didier Cuche che al traguardo ha sperato di vederlo sul gradino più alto del podio. Si è infranto il sogno del podio, invece, per l,’americano Jared Goldberg a sua volta 4 centesimi meglio del nostro Domme quinto a pari merito col norvegese Sejersted.
Per quanto visto in pista, Dominik ha senz’altro ampi margini di miglioramento perché alcuni tratti, come nell’Archenshuss, non li ha interpretati nel migliore dei modi. Kriechmayr invece è stato perfetto in ogni passaggio soprattutto nella seconda parte e se non fosse stato così Florian avrebbe sicuramente conquistato la vittoria.
Nonostante una discesa costellata di imperfezioni Mattia Casse segna una buona gara anche se poi, per via di quanto detto all’inizio, la sua classifica è andata via via peggiotando. Stessa cosa per Christof Innerhofer che tiene il passo dei primi 5 per tre quarti della Streif poi, dopo diversi numeri in volo, non trova le migliori traiettorie e si deve accontentare di una buona prova. La gara è stata sospesa per una terribile caduta appena dopo il traguardo del norvegese Henrik Roea che spigola ed esplode. Sarà portato in ospedale con l’elicottero (incrociando le dita). Poi la gara è ripresa col nostro Pietro Zazzi che però non ha più trovato le condizioni ideali degli ultimi 15 partiti. La visibilità è peggiorata nettamente nella parte alta e tutto è tornato normale: +2″46 con una discesa infarcita di imperfezioni .zbühel quando il
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