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Federica Brignone: “Ogni vittoria non è mai uguale all’altra. Questa vale tantissimo”

Federica Brignone: “Ogni vittoria non è mai uguale all’altra. Questa vale tantissimo”.

Ogni volta vincere è un’emozione e una sfida diversa. La cosa più difficile oggi era riuscire a mettere assieme tutti i pezzi del puzzle. Tante atlete sono state migliori di me, chi nel primo tratto chi alla fine, ma poi hanno pagato negli altri tratti. Alla fine, sono quella che è riuscita a fare una prova di alto livello sull’intero percorso.

Era un superG molto veloce, da andare, ma non era proprio semplice riuscire a spingere in tutte le curve. Sotto bisognava sciare quasi da gigante e dunque cambiare modalità. E’ una vittoria che vale tanto per il proseguo della stagione.

È stato stressante aspettare le altre, fino al numero 31 della Robinson non ho potuto esultare per la vittoria anche se sapevo di aver fatto una bella gara. Tessa Worley mi ha fatto tremare, era davanti all’ultimo intermedio, quando mancavano solo curvoni da gigante che lei sa fare come poche…

Ormai lo sapete, non sono una persona sicura a prescindere.

Ho bisogno delle mie sicurezze, di sciare bene e di avere conferme continue. Mi basta sbagliare una giornata di allenamento e inizio subito a farmi delle domande.

Quest’anno in realtà sono un po’ più tranquilla e sto imparando ad avere più fiducia in me stessa. Sono arrivata qui dopo 10 giorni passati a casa e sarebbe meglio che tutti, ma specialmente gli atleti che fanno tante discipline, potessero prendersi ogni tanto una pausa durante la stagione.

Sono arrivata in Austria riposata con tanta voglia di fare. In altre situazioni, probabilmente, mi sarei “intesita” col cruccio di non aver fatto allenamento di superG, discesa… Invece sono stata tranquilla e fin dai primi giorni di prova della discesa ho avuto buone sensazioni e mi sono costruita la gara di oggi.

Pechino? È nel mirino, ma prima ci sono Cortina e Kronplatz, le gare italiane, molto importanti per me. Ora il mio focus è lì. Poi arriveranno i Giochi dove cercherò di arrivare con la maggiore carica possibile. Federica Brignone ogni vittoria

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).