Gare

Federica Brignone: “mi è venuto esattamente quello che avevo in testa”

Nel giro di due giorni Federica Brignone si è presa Cortina d’Ampezzo: dopo il podio nella discesa di sabato, ecco il trionfo in superG, vittoria numero 31 della carriera.

“Oggi mi è venuto esattamente quello che avevo in testa. Ho attaccato, mi sentivo veloce, ho sempre tenuto premuto il piede sull’acceleratore: avevo ottime sensazioni e quando al traguardo ho visto il vantaggio su Suter mi sono detta che poteva essere il giorno giusto. Era un superG tattico: c’era spazio per lasciare andare gli sci, ma anche da affrontare con intelligenza per gestire al meglio l’alta velocità. E’ una di quelle giornate in cui di dici… che bello!
Mi sento orgogliosa di quello che ho fatto in questo fine settimana: quanto si insegue a lungo un risultato, ottenerlo da grande soddisfazione. Volevo assolutamente salire sul podio di Cortina e questi due giorni sono davvero bellissimi per la mia carriera. La polivalenza è sempre stata un mio obiettivo, sin da bambina, e aver vinto ancora in tre discipline diverse nello stesso inverno per me vale davvero tanto”.

Unica italiana nella storia ad aver vinto la Coppa del Mondo, Federica guida la classifica generale, in una stagione che l’ha già vista vincere in quattro occasioni.

La stagione sta andando molto bene, ma per continuare devo essere capace di continuare a sciare così, so che non sarà facile farlo sempre. Proprio per questo non voglio pensare alla classifica, per ora; preferisco pensare ad ogni singola gara Riesco a concentrarmi molto ed in allenamento scio bene: riprodurre cose che si fanno tante volte è più facile, anche se la tensione della gara si fa sentire.
Avere qui a Cortina a seguirmi campioni come Tomba, Compagnoni e Kostner è molto importante. Loro hanno fatto grandi cose. E come Deborah ed Isolde devo ringraziare molto il mio skiman Mauro Sbardellotto: è una garanzia, mi da una sicurezza incredibile. I Giochi Olimpici del 2026? Non so se ha senso parlarne oggi, l’anno prossimo sarà una cosa completamente diversa. Intanto c’è il gigante di KronPlatz e devo recuperare energie dopo un week-end così tosto”.

Questione di centesimi: solo tre separano Elena Curtoni dal podio.

Peccato aver mancato di poco il podio, ma ci ho messo del mio. Sento di non essere me stessa al 100%, in qualche curva tendo ancora ad alzare un po’ il piede. Ma sto mettendo a posto tutti i pezzi del puzzle: sono fiduciosa, la strada è quella giusta e devo solo continuare a crederci”.

Settimo posto invece per Sofia Goggia all’indomani del trionfo nella discesa:

“Ho fatto più fatica di ieri, non ho mai trovato il ritmo giusto; ma molto l’ho perso in partenza, ho aperto presto il cancelletto. Oggi era una neve più primaverile e più morbida, ma bisogna sapersi adattare. Per me è un week-end buono nel complesso: ieri superlativa, oggi peccato per quella partenza. Ed ora andiamo a KronPlatz: domani un allenamento per cambiare i materiali e martedì ci proviamo”.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment