Federica Brignone è d’oro! Shiffrin inforca e l’Azzurra conquista la combinata mondiale
Federica Brignone è la nuova campionessa del Mondo di Combinata. Dopo aver vinto la prova di superG piuttosto nettamente, in slalom tira fuori gli artigli e con una prova magnifica, macchiata solo da un errore su un pianetto, approfitta dell’inforcata incredibile di Mikaela Shiffrin. L’americana aveva recuperato quasi tutto il ritardo di 9 decimi arrivando all’ultimo intermedio con 8 centesimi ancora da togliere, anche se fino a metà manche le aveva rosicchiato soltanto 3 decimi. Segno che Fede era andata come un treno fino a quell’invclinazione eccessiva comunque recuperata subito.. Ormai , comunque, per l’americana sembrava davvero fatta, anche se bisogna sempre mettere davanti dei “se”, ma dove la pista spiana, trova un insolito arretramento che non riesce a recuperare, perché lo sci esterno prende un canalino che blocca l’azione, così il penultimo palo prima del traguardo le passa in mezzo alle gambe.
A quel punto il gioco per l’oro era finito o quasi. Aveva una buona chance l’austriaca Franziska Gritsch che in slalom è un tipo da sballo, specie nelle seconde manche, ma non si sa cosa le sia capitato perché affronta la manche con il freno a mano tirato. Le passano davanti anche Ricarda Haaser e Ramona Siebenhofer. A quel punto bisognava attendere le discese di Michelle Gisin e Wendy Holdener, ma pur considerando l’errore, Federica ha sciato alla grande tra i rapid gates, tanto è vero che ha fatto segnare il secondo tempo di manche. Il migliore è di Wendy che però non fa la manche della vita e conclude con soli 4 centesimi in meno nello slalom rispetto all’Azzurra. Che così ha la meglio con +1″62 sull’argento. Il bronzo all’austriaca Ricarda Haaser (+2″26) che non sarà più superata perché anche Michelle Gisin fa una bruttissima manche. Elena Curtoni chiude all’ottavo posto, ma di più non poteva ceto fare. Chi può recriminar è senz’altro la canadese Valerie Grenier che fa un errore incredibile buttando via una probabile medaglia d’argento o di bronzo.
Il Mondiale non poteva partire meglio in una specialità dove l’Italia non aveva mai vinto a un campionato iridato
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