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EMOZIONE HELISKI ADRENALINA POWDER

In quante occasioni ci è capitato di sognare ad occhi aperti di lanciarci da un elicottero sulla cima di una montagna candida come il latte, immedesimandoci nei protagonisti dei migliori video di freeride? Più o meno lo stesso numero di volte che abbiamo sognato di costruire una bomba con un limone e due fiammiferi guardando una puntata di MacGyver. Ma tra le due cose intercorre una grossa differenza: la prima è possibile, la seconda è solo frutto dell’immaginazione (è dura, ma è così). Nel linguaggio comune questa attività si chiama Heliski e per fortuna è molto più accessibile di quanto si possa ritenere. Volare sulla cresta montuosa si rivela un connubio di sensi condito da un’alta dose di adrenalina: l’emozione del volo con l’agilità dell’elicottero, lo stupore per lo spettacolo che la Natura offre ai nostri occhi da una diversa prospettiva, l’accesso a luoghi che normalmente sarebbero irraggiungibili e, naturalmente, la discesa su quella copiosa neve vergine che riveste i rilievi come glassa bianca.

Ci si può sicuramente considerare privilegiati nel vivere un’esperienza di questo tipo, tuttavia non bisogna fermarsi ai pregiudizi per quanto concerne il livello di difficoltà e i costi dell’operazione. È vero che la maggior parte delle volte abbiamo visto i big mountain skier buttarsi giù da un elicottero in volo, creando una visione alquanto spettacolare e d’effetto, esattamente quello che vogliono suscitare i filmati di questo genere. Ma la verità sta nel mezzo e in questo caso il mezzo è l’elicottero stesso, che all’arrivo poggia morbidamente le slitte sul manto nevoso permettendo una discesa molto semplice ai suoi ospiti. Niente lanci quindi, solo un gradino con gli sci o la tavola in mano. E le discese? Gli elicotteristi non discriminano i loro clienti in base alla popolarità sportiva e molto democraticamente sono stati studiati approdi con accessi a percorsi di vario livello, per permettere a tutti gli appassionati di vivere questa esperienza. Trattandosi comunque di una disciplina freeride, è necessario avere esperienza sulla neve fresca e familiarità con l’attrezzatura antivalanga prima di avventurarsi su un terreno incontaminato come quello cui si approda con i velivoli. State quindi fremendo per sapere dove e quando prenotare il vostro heli-trip? La risposta è presto detta: European Freeride Festival a Livigno! La sua mission è permettere a tutti di fare freeride, sperimentando le molteplici possibilità che questa ampia dimensione dell’alpinismo offre. Per tale motivo sono state organizzate escursioni in elicottero che prevedano diversi livelli di difficoltà, accessibili grazie al prezzo davvero molto invitante: a partire da 190 Euro sarà possibile provare un’esperienza unica, coronando il sogno di vivere come un pro freerider per un giorno. Inclusi nel prezzo sono previsti l’indispensabile Safety Kit e l’ABS, oltre all’assistenza della Guida Alpina che con occhio vigile accompagnerà i partecipanti a scoprire i percorsi in neve fresca studiati da Livigno nel suo Progetto Freeride. I posti per gli heli-trip sono limitati e per assicurarsi il proprio è necessario prenotare al link www.europeanfreeridefestival.com/it/booking/heli-day. Il prezzo speciale è dovuto alla convenzione con il Freeride Pass, il biglietto ufficiale dell’evento, che permetterà ai suoi possessori di partecipare a tante attività all’insegna della passione per il freeriding.

Se siete curiosi di sapere di più su tutte le novità relative alle escursioni in heliski, cercate sui social l’hashtag #heliski. European Freeride Festival è «Freeriding for All». Sci, snowboard, telemark, sci-alpinismo. Sia atleti navigati che curiosi alla prima esperienza, qualsiasi appassionato di neve fresca troverà la sua dimensione in questo evento unico nel suo genere.

Per restare aggiornati sulle news e il programma del festival europeo della neve fresca visitate il sito ufficiale www.europeanfreeridefestival.com.            


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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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