Lasciando perdere i proverbi, uno in particolare, vediamo che combinata attende domani Dominik Paris. Diciamo subito che… non è sempre venerdì o sabato. Perché la Combi (superG alle 11:oo, slalom alle 14:00) sarà un bell’inferno per l’Azzurro. (QUI L’ORDINE DI PARTENZA)
Due i punti a sfavore. Il primo: né il superG né lo slalom saranno tracciati dagli italiani. Significa che il superG sarà presumibilmente molto angolato, proprio per evitare di favorire uno dei pretendenti alla vittoria. Paris appunto! (partirà col 6).
Il tracciatore austriaco Werner Franz farà di tutto per dare una mano ai suoi velocisti di punta, Matthias Mayer e Vincent Kriechmayr, più a loro agio su tracciati estremamente angolati rispetto a Domme. A meno che il pericolo numero uno individuato sia Alexis Pinturault, nonostante sia un po’ conciato fisicamente. Allora il discorso potrebbe cambiare
Per carità, non è detto, ma è indubbio che sui percorsi di superG più filanti l’Azzurro abbia maggiori chance. Difficilmente sarà così. Stesso discorso per lo slalom che sarà disegnato dall’elvetico Erich Schmidiger, quindi pro Aerni, Murisier, Simonet e Meillard.
Secondo aspetto, lo slalom. Quello di domani non sarà terribile come quello di Kitz o Wengen ma complicato sì. Sia per la sua lunghezza, sia per le porte che caratterizzeranno la prima metà.
Ora i punti a favore: lo stato mentale è a quota mille! E questo lo sosterrà non poco nelle sue azioni. Quando stai bene di testa, le situazioni difficili riescono a risolversi con maggior facilità. E questo è risaputo.
La stanchezza? Uguale per tutti e il suo fisico è così granitico che probabilmente ne risentirà meno degli altri.
Poi, lo slalom – si creda o no – gli è sempre piaciuto, dunque a maggior ragione quest’estate lo ha preso in considerazione più che altri anni, se non altro in virtù della nuova regola.
Dominik Paris nello slalom della Combinata del 2017. La foto testimonia l’errore commesso all’uscita del muro
Quella che permette ai migliori classificati della prova veloce di scendere per primi nella prova di slalom. Ovvero, non ci sarà l’inversione in base all’ordine di merito del superG. Quindi chi arriva primo partirà con l’1 tra i rapid gates. La solfa, si potrà immaginare, cambia completamente il quadro.
Poi molto dipenderà dal tipo di tracciatura, anche se Dominik si è allenato non poco sulle nevi di casa sua proprio in slalom.
La rappresentativa Azzurra sarà composta anche da Riccardo Tonetti (n 11), Guglielmo Bosca ( n. 32), Alexander Prast (n. 37), Mattia Casse (n.38) e Florian Schieder (n. 42). Non si creda che possano scattare giochi di squadra.
Prima di tutto Mario Cotelli non c’è più, secondo lo sci è e rimarrà sempre uno sport individuale. Non esiste un atleta che possa frenare per favorire un compagno di squadra. Sarebbe una frode sportiva. E poi lo sci non è il ciclismo.
Dormiamo sonni tranquilli e continuiamo a sognare
I precedenti
Questi i risultati ottenuti da Dominik Paris nella Combinata Alpina, ovviamente col vecchio regolamento. Un podio all’attivo, quello di Chamonix del 2016, quando concluse al secondo posto, nella gara vinta da Alexis Pinturault per soli 27 centesimi.
L’anno scorso e due anni fa si classificò quinto nella Combi di Wengen. Nel 2018 a 3 centesimi dal podio che invece fu preda di Peter Fill, splendido terzo.
Nel 2016 terminò a 49 centesimi dal vincitore Svindal, primo per 4 centesimi su Jansrud. Poi un sesto posto ancora a Wengen nel 2013, due settimi nel 2016 a Kitzbühel e a Chamonix nel 2011 e un ottavo sempre a Wengen nel 2012.
Non possiamo poi dimenticare il quarto posto ottenuto ai Mondiali di St. Moritz, nell’incredibile vittoria di Luca Aerni, 30esimo in discesa, dunque primo a partire in slalom, medaglia d’oro per 1 centesimo su Marcel Hirscher.
Domme concluse a 36/100 dal bronzo di Mauro Caviezel.
E i suoi avversari? Matthias Mayer non è mai salito sul podio. All’attivo ha un quarto posto conseguito a Wengen nel 2015, poi altri 4 piazzamenti nei 10 (6° a Bormio nel 2016).
Vincent Kriechmayr non ha podi al suo attivo. L’ottavo posto di Kitzbühel del 2016 è il suo miglior risultato. Poi la coppia norvegese Kilde e Jansrud senza dimenticare Windingstad
Insomma, non è dai velocisti che dobbiamo trovare gli antagonisti più pericolosi per Dominik Paris, ma tra gli slalomisti. Alexis Pinturault , anche se è acciaccato per uno strappo rimediato nel PGS di Alta Badia, sarà l’indiziato numero uno. Poi , come detto, i quattro slalomisti elvetici, Aerni, Murisier, Meillard e Simonet. e gli sloveni che in Combinata si difendono sempre
Grossi altri pericoli non dovrebbero essercene, fatto salvo che ogni gara fa sempre storia a sé e un non velocista potrebbe anche imbeccare la giornata giusta. Più difficile nello slalom.
Ci sarà da soffrire, ma anche da divertirsi. Perché comunque sia, in pista ci sarà il Signore della Stelvio!