È una Stelvio spettacolare: nella seconda prova si nascondono tutti.
Per chi avesse ancora dei dubbi, in questi giorni si potrà convincere di quanto sia difficile la pista Stelvio. Omar Galli e Tino Pietrogiovanna hanno preparato un terreno da paura. Durissimo, velocissimo, spettacolo puro!
Qui non potranno esserci tante sorprese, chi ha più pelo, e se la sentirà di premere sull’acceleratore, salterà sul podio. In questa seconda prova tutti in probabili protagonisti hanno curato particolarmente le prima metà del percorso, quello più tecnico, per poi alzarsi negli ultimi 400 metri. Studio delle linee su quel vetro incredibile che domani non cambierà, anzi probabilmente la neve sarà ancora più dura.
Per la cronaca il miglior tempo lo segna l’elvetico Niels Hintermann che ha scelto di rimanere giù, come ieri, fino alla fine. 1’54″78 il suo temp, due secondi in meno rispetto al tempo migliore fatto registrare ieri dal nostro Matteo Marsaglia. 1″53 il vantaggio sull’austriaco Daniel Hemetsberger, esattamente come Marco Odermatt.
Super i due secondo il tempi di Matteo, che oggi ha superato regolarmente la porta in alto saltata ieri. Sesto oggi (+2″06) alle spalle del francese J0han Clarey e del canadese Brodie Sieger. Subito dietro, al settimo posto, Dominik Paris a +2″09, ma anche lui si è esibito in una serpentina lunga sullo schuss finale.
Mattia Casse si è tenuto sui tempi di ieri, un centesimo in meno, mentre Christof Innerhofer ha sciacchiato da metà in giù, fino ad arrivare a oltre sette secondi. +3″71 il ritardo di Guglielmo Bosca, poco meno per Nicolo Molteni, 3″57. Nella lotta interna per la qualifica, sicuramente sarà in partenza domani Pietro Zazzi che ha staccato l’ottavo tempo. Esordì in coppa proprio qui l’anno scorso ma cadde sul salto della Rocca. ha un conto aperto su una pista dove è cresciuto. Più lenti Franzoso e Franzoni che vedremo sicuramente in superG
È di +2″57 il gap di Beat Feuz, poco meglio dell’elvetico, lo statunitense Ryan Cochran-Siegle (+2″5), ancora più indietro Matthias Mayer e Vincent Kriechmayr.
LA CLASSIFICA DELLA SECONDA PROVA
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