A Kaprun (Austria) ha avuto finalmente il via la Fis Masters Cup 2011/12. Se inizialmente il problema di carenza neve è stata la causa dell’annullamento delle prime gare di stagione, in seguito l’eccessivo innevamento ha fatto cancellare le gare di Maria Alm (Austria) all’inizio di gennaio, ma a metà gennaio a Kaprun, nonostante le precipitazioni nevose, sono state disputate le prime gare di calendario, due SuperG. La partecipazione italiana in questo primo appuntamento è stata un poco latitante. Vista la concomitanza delle gare FIS con Coppa Italia, dove le previsioni metereologiche prevedevano sole, molti hanno preferito l’appuntamento abetonese a quello austriaco. Tre in tutto gli atleti italiani che hanno partecipato: in primis il nostro campione mondiale della categoria B6, l’altoatesino Hermann Oberlechner. Si parla di «atleta» poiché è nota la sua bravura; anche in questa occasione, oltretutto in terra austriaca, è riuscito ad arrivare il primo giorno 3° assoluto nel gruppo B e 2° di categoria, mentre nel giorno successivo 2° assoluto e 1° sempre nella propria categoria. Brava anche Helga Runggaldier che nella categoria C6 ha strappato un buonissimo secondo posto. Se a Kaprun ha nevicato due giorni, non da meno, in fatto di brutto tempo, sono state le gare a Götschen-Bischofswiesen (Germania) nel weekend successivo. Pioggia e neve hanno caratterizzato questo appuntamento ormai classico nel calendario della FIS masters Cup. Un classico per il fatto di essere l’unico organizzato in terra tedesca e l’unico a mandare in scena la gara di gigante in notturna il sabato sera. Purtroppo il tempo ha rovinato «la festa» con una fitta pioggia nella serata di sabato e una forte nevicata durata tutta la notte e nella mattinata di domenica. Il gigante di sabato si è svolto su una pista ottimale nonostante la fastidiosa pioggia, anche se verso il termine della gara il terreno tendeva a sfondare in molti punti, mentre domenica la neve fresca e non battuta ha creato forte disagio nello svolgimento dello slalom speciale che si è corso sotto un tempo misto di pioggia e neve. I solchi da mezzo metro attorno ai pali sono comparsi già al pettorale 11 indossato da Magda Rossi per finire in maggiore profondità al pettorale 87 di Tiziano Valsecchi del gruppo A2. Peccato! Nonostante gli sforzi degli addetti di pista per compattare le buche, in certe condizioni non ci si diverte proprio. Il confine della convenienza tra organizzare a tutti costi una gara e sospenderla per inadeguatezza è sempre molto sofferto e dibattuto. Il fatto di avere reso valida la gara di slalom speciale solo con una manche rafforza il fatto che non c’erano proprio condizioni accettabili. Sorridendo, qualcuno ha definito quella gara più che uno slalom di Coppa del Mondo uno scherzo: sembrava, infatti, di partecipare a «giochi senza frontiere» visti i balzi tra una vasca e l’altra a cui erano costretti i concorrenti e che soltanto i migliori riuscivano a compiere. Potrebbe essere stato importante per gli organizzatori locali completare l’evento poiché rientrava negli appuntamenti del Campionato interno tedesco (la cosiddetta «Coppa di Baviera»). Una quindicina sono gli italiani che hanno partecipato e i podi, soprattutto al femminile, non sono mancati. Gesumina Suster (categoria C9) e Magda Rossi (categoria C7) hanno centrato entrambe le gare con un primo posto. Anna Fabretto Martinelli (categoria C8) ha vinto il gigante ed è stata seconda in slalom. Bravissimo Franco Pittino della categoria A3: è riuscito a vincere nello slalom e ha avuto un poco di sfortuna nel gigante finendo appena quarto. Peccato anche per il fortissimo Giordano Sorarù (categoria B9) che ha fatto registrare due quarti posti.
“
Add Comment