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Dorothea Wierer dopo l’impresa di Oberhof “Che forti i nostri giovani!”

Dorothea Wierer dopo l’impresa di Oberhof “Che forti i nostri giovani!”
Le parole del quartetto azzurro, medaglia d’argento nella staffetta mista che ha aperto i Mondiali di biathlon a Oberhof.

Lisa Vittozzi:Iniziare Il programma con la staffetta mista dove sappiamo di avere ottime chances è difficile, però è stata gara divertente, abbiamo spinto bene sugli sci e personalmente ho realizzato due ottime serie. La pista mi piace, stavolta era importante rompere il ghiaccio e capire come gestire al meglio il tracciato, penso di avere fatto una buona prestazione. Le sensazioni sono belle, non sono ancora al 100% della forma ma conto di arrivarci sin dalla sprint”.

Dorothea Wierer:Onestamente avevo un po’ paura prima della partenza perché stamattina non mi sentivo bene al risveglio, invece è andata meglio del previsto. Il quartetto della staffetta mista è molto ringiovanito con i nostri giovani ragazzi, tuttavia in questa occasione si sono dimostrati veramente forti e maturi nonostante la loro età. Adesso pensiamo alla prossima gara e alle gare individuali che saranno veramente toste. Però ci siamo tolti un bel peso, vedremo strada facendo cosa saremo capaci di combinare”.

Didier Bionaz:Gestire la prestazione in una prova a squadre è sempre difficile, sapevo che Vittozzi e Dorothea mi avrebbero dato il cambio nelle posizioni di vertice, tuttavia ho gestito bene la situazione al poligono disputando una buona frazione e siamo rimasti a contatto con le prime nazioni. Per me è un’emozione grandissima salire sul podio, sono quelle giornate che sogni da quando sei bambino, e quando si realizzano è qualcosa di speciale che premia il lavoro di questi anni. E’ importantissimo per tutta la squadra iniziare bene, ci godiamo la prima medaglia ma siamo già concentrati per i prossimi giorni”.

Tommaso Giacomel:Sono contento della mia gestione della situazione, iniziare un evento così importante con un podio a squadre è fantastico, c’erano tante aspettative ed è difficile mantenerle. Sapevo che Boe mi avrebbe superato nell’ultimo giro, anche se avesse fatto un giro di penalità mi avrebbe ugualmente raggiunto. Ho fatto la mia gara, concentranndomi sulla mia prestazione, siamo soddisfatissimi”. Dorothea Wierer dopo l’impresa Dorothea Wierer dopo l’impresa

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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