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Dorothea quarta medaglia, è d’argento ma è nella storia

Dorothea quarta medaglia mondiale ad Anterselva, è d’argento ma Doro è nella storia. L’oro è andato alla norvegese Roeiseland che ne ha avuto di più alla fine per staccare sull’ultima salitella Dorothea.  Una cosa incredibile, da non credere, non ci sono più parole.

Ha condotto la gara quasi sempre in testa. E anche quando si è trovata a dover recuperare, pur senza dover necessariamente strafare, ha voluto tirare sempre. Per mettersi in testa. Per tagliare il traguardo davanti a tutte. Poi ha dovuto cedere a un’altra super campionessa.

È la sua quarta medaglia mondiale, due ori e due argenti. Dorothea Wierer, è un monumento dello sci italiano nel mondo. Bisogna inchinarsi anche se ha tagliato il traguardo con lo sguardo un po’ triste. Voleva il terzo oro, ma è stata battuta da una grandissima. Che ha trovato lo zero nell’ultimo poligono. Due errori totali per la norvegese contro i tre dell’Azzurra.

Bronzo alla svedese Hanna Oeberg, l’unica medaglia per lei a questo mondiale ed è giusto , perché p giovanissima e un talento formidabile.

Il pubblico dello stadio di Anterselva non ha più un filo di voce e i guanti ormai distrutti da quanto Doro li ha “costretti” ad applaudire.

La cronaca della gara

Non è stato tutto così facile, perché Marti Roeiseland l’ha rincorso fino all’ultimo e quando è riuscita a vedere la sagoma del suo corpo si è lanciata verso di lei. Soprattutto quando il gap si è ridotto a otto secondi, con Doro che non ne aveva più a un kilometro dal traguardo. Sull’ultima salita però Doro è riuscita a reagire e a tenere un minimo di luce.

Dorothea Wierer era arrivata per prima al poligono ma assieme a tutto il gruppone. Si prende tutta la calma del caso ma arriva la sbordata al terzo colpo. Sbagliano però anche Roeiseland, Hermann e Oeberg. Tra le 11 che fanno netto se ne va la francese Simon che sembra la più pericolosa assieme a Innerhofer e Danidova. Ma la gara è ancora così lunga… Gara subito molto in salita, invece, per Lisa Vittozzi che ne sbaglia due. Wierer si mette sulle code della Hermann e colmano il gap

Si arriva al secondo poligono col tiro a terra. Roeiseland ed Eckhoff sbagliano, Wierer e Hermann fanno netto e se ne vanno via assieme con un minimo di ritardo, 11 secondi, su Innerhofer. Vittozzi ne sbaglia cinque. Doro riesce a tenere il ritmo di Hermann che, ricordiamo, nel fondo è la numero uno di gran lunga.
Arrivano al terzo poligono in quattro con un minimo vantaggio su Simon che cede un poco e poi tutte le altre inseguitrici a una ventina di secondi. Non sbaglia però Simon che se ne va mentre Dorothea ne sbaglia uno ed è terza a 20 secondi dietro a Oeberg che è seconda a +10. Hermann ne sbaglia due mentre rinviene Roeiseland che fa zero. Ecckhoff è a 46 secondi assieme a Bescond e Makkarainen.

L’ultimo poligono è stato il più faticoso, perché ne sbaglia uno solo, se ne va ma Roeiseland fa netto e si mette a inseguirla. Nel giro di poco quei venti secondi di gap si riducono metro dopo metro. La va a prendere sull’ultima salita. E la stacca fino a tagliare il traguardo in solitaria.

Dorothea Wierer ha dato tutto, anima compresa. Supera anche lei il traguardo ma non solleva nemmeno le braccia al cielo. Forse non ce la fa nemmeno. Forse voleva soltanto l’oro.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).