Dominik Paris riporta l’Italia sul gradino più alto del podio di Coppa del mondo su una delle piste icone della Coppa del mondo 22 anni dopo Kristian Ghedina, re del Saslong nel 2001, chiudendo un periodo avaro di soddisfazioni.
“E’ stata una vittoria che vuol dire veramente tanto – racconta il 34enne carabiniere forestale al traguardo felice -. Ho sempre fatto fatica su questa pista, anche stavolta ho commesso degli errori, tuttavia ho cercato di sciare morbido, come non mi riusciva da tanto tempo.
La giornata di prova e la discesa di giovedì mi hanno dato abbastanza fiducia, ho capito che avevo del buon margine.
Negli ultimi anni volevo strafare su questa pista, stavolta ho provato a essere sciolto, portare la velocità, fare la differenza sui salti che qui sono molto lunghi e alla fine il crono è stata un po’ una sorpresa anche per me.
Voglio condividere questa vittoria con tutta la squadra, l’anno scorso ho tribolato tanto e perso le mie certezze, iniziare così la stagione significa che i pensieri di questi mesi sono stati quelli giusti, e le decisioni prese con il mio staff vanno nella giusta direzione”.
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