Ci abbiamo sperato fino all’ultimo ma il cuore e il coraggio di Dominik Paris non sono bastati per avere la meglio su una Stelvio thriller che Matthias Mayer conquista davanti a Vincent Kriechmayr e Urs Kryenbuehl, racchiusi in sei centesimi! Domme è quarto a +0,13 e Mauro Caviezel quinto a +0,13. Incredibile gli scarti minimi su una pista del genere. Dopo quasi due minuti di gara ci sono 9 atleti in meno di mezzo secondo.
Scarti minimi decisi soprattutto nell’ultimissimo tratto di gara, quando le gambe iniziano a prendere fuoco. Stabilire dove si ha vinto o peso è un esercizio davvero inutile. Si può recriminare forse sul tratto centrale, nelle curve del Pian dell’Orso e sulla diagonale della carcentina, dove il nostro gigante Azzurro non è stato impeccabile, forse perché ancora i fantasmi dell’infortunio ogni tanto gli si piantano nel cervello. Chissà. Oppure si è trattato di una semplice interpretazione errata delle linee. Di fatto Dominik oggi ha dimostrato di essere un altro rispetto a quello visro ieri. E anche Christof Innerhofer deve ritirare l’ipotesi di dimissioni. Inner è 11esimo ma a soli 63/100 dalla vittoria. Ha sciato bene, sicuramente non da uno che non ne ha più.
Tutti guardavano l’eroe di ieri, l’americano Ryan Cochran-Siegle. Che avrebbe firmato un clamoroso bis se non avesse interpretato alcuni passaggi alla Bode Miller. Ha portato al traguardo la ghirba solo perché si trova in una situazione tecnico-fisica eccezionale. Numeri da circo superati con un equilibrismo da non credere. È settimo a 3 decimi, appena dietro ad Aleksander Aamodt Kilde, sesto a +0,28 e a Beat Feuz, quinto a +0,16.
Alla fine Mayer questa vittoria se l’è meritata. Terzo l’anno scorso, secondo nel 2018, bello per lui aver siglato la vittoria anche su questa pista mito della discesa che ancora mancava al suo ricco carnet. Bravissimo anche Vincent Kriechmayr che ha sciato meglio del compagno di squadra nel tratto tecnico ma quando bisogna affidare tutto alla resistenza fisica, ecco lì ha spesso dimostrato di perdere qualcosina anche in altre occasioni.
Dopo di che stiamo parlando di 4 centesimi! Stesso identico discorso per Urs Kryenbuehl, che sulla Stelvio trova situazioni che adora. Non è un caso che il suo migliore risultato in carriera lo abbia ottenuto proprio sulla Stelvio l’anno scorso, con quel magico secondo posto ottenuto dietro a Paris.
Nota di merito per Matteo Marsaglia che ha perduto parte del suo distacco nel tratto inziziale. Arrivato a metà pista con quasi 1 secondo di ritardo, è andato via via a limarlo fino a scendere a 7 decimi. Nell’ultimissimo tratto ancora poi a perdere qualche decimo. 124esimo al traguardo a +1″20. “questo conferma che Matteo in discesa è cresciuto tantissimo. dominik paris coraggio e cuore