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Disegnato il percorso di Coppa del Mondo di fondo a Livigno: sarà nella zona Rin Da Rin

Disegnato il percorso di Coppa del Mondo di fondo a Livigno: sarà nella zona Rin Da Rin
Continua il conto alla rovescia per la tappa di Coppa del Mondo di fondo, in programma a Livigno nel weekend del 21 e 22 gennaio, quando, sulle nevi del Piccolo Tibet, i migliori atleti al Mondo si sfideranno in 2 avvincenti gare: la sprint individuale a tecnica libera del sabato e la team sprint, sempre a tecnica libera, del giorno seguente, entrambe in agenda sia al maschile che al femminile.

L’appuntamento cade nel terzo fine settimana di gennaio, proprio nel cuore della stagione, ad una settimana dalla fine del Tour de Ski, che si concluderà l’8, e a circa un mese dall’inizio del Mondiali di specialità, previsti a Planica, in Slovenia, a partire dal 22 febbraio, rendendo così l’evento livignasco uno snodo cruciale dell’intera annata sportiva e garantendo alla tappa la massiccia presenza dei grandi nomi della disciplina.

Per questo, le squadre inizieranno a raggiungere la località a partire già dal 9 gennaio, trovando quindi il tempo per acclimatarsi ai 1800 metri di altitudine, peculiarità di Livigno, famosa per l’altitude training anche tra i migliori fondisti del circuito, e per testare il tracciato, che viene svelato oggi in anteprima.

Una lunghezza compresa tra i 1200 e i 1250 metri, per un percorso progettato tanto per testare i campioni della disciplina quanto per offrire un’esperienza coinvolgente e immersiva al pubblico presente. Il giro sarà completamente nuovo, inedito anche per coloro che già conoscono la neve di Livigno.

È stata scelta la zona di Rin Da Rin, nel blocco centrale della pista da fondo, poco sopra l’ingresso del Centro Sci di Fondo e in prossimità dello Snowfarm.

Partenza e arrivo sono entrambi collocati nella salita di Rin Da Rin, ma separati, per garantire al pubblico un finale mozzafiato. Gli atleti prendono il via in salita, arrivando fino all’area dello Snowfarm e cercando subito di fare selezione. Il percorso prosegue in discesa, con due paraboliche molto veloci e tecniche che conducono ad una seconda salita, con 12 metri di dislivello: l’ultima occasione per separarsi dagli altri prima del rettilineo finale.

Ed è proprio il rettilineo finale il vero pezzo forte del tracciato: un arrivo lunghissimo, costruito ad hoc per permettere agli atleti di sfidarsi apertamente, riducendo al minimo il rischio di contatti e di cadute. Quasi 350 metri di volata, sviluppati anche con importanti ampiezze, per offrire una visuale perfetta al pubblico del parterre e una corsia pulita ad ognuno dei partecipanti.

Nel complesso, si tratta di un disegno classico: il giusto punto d’incontro tra il tecnicismo e lo spettacolo, che ben si presta ad accogliere i tifosi, per i quali l’ingresso sarà gratuito, garantendo sempre una prospettiva completa del tracciato da ogni punto d’osservazione. Il modo ideale per gustarsi le performance di Federico Pellegrino, Johannes Høsflot Klæbo, Richard Jouve e di tutti gli altri campioni, che daranno vita ad un weekend speciale. Disegnato il percorso di Coppa

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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