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Discesa Cortina, Goggia delle meraviglie conquista l’Olympia. E Brignone è terza!

È per la quarta volta in carriera Sofia Goggia conquista l’Olympia delle Tofane di Cortina nella discesa dove Federica Brignone coglie il terzo posto alle spalle di Kajsa Lie.

Una vittoria imperiosa quella di Sofia conquistata nel terzo settore quando la si aspettava nel secondo. Ma in ogni punto della pista ha spinto al massimo prendendosi come sempre ogni rischio anche a costo di sporcare qualche linea. Ma nello Scarpadon, e prima al Duca D’Aosta come nella Grande Curva e nel passaggio superG, ha costruito una performance stupenda. Eppure non era facile battere oggi una Lie che è stata altrettanto veloce sull’intera Olympia tranne che nella parte conclusiva dove ha lasciato qualcosina.

Ma meno di Federica Brignone che è stata piò veloce della norvegese dalla partenza fino agli ultimi 200 metri. In quella parte dove ha sempre patito un po’ la pista, ha lasciato briciole di centesimi tanto da finirle alle spalle con 13/100 di ritardo dalla piazza d’onore, a 55/100 da Sofia. Sorride però al traguardo per tanti motivi oltre alla soddisfazione di aver colto l’ennesimo podio della carriera. Qui a Cortina non era mai andata oltre al quarto posto (2022 in superG), prende il comando della classifica di specialità indossando così il pettorale rosso e supera Camille Rast nella classifica generale con uno scarto di 6 punti.

Dopo tre discese non è così lontana Lara Gut.Behrami, quarta a +0,72 dopo una discesa per così dire acrobatica, considerando i numeri incredibili che ha fatto pur di mantenere piò alta possibile la velocità. Salgono le quotazioni di Corinne Suter, oggi quinta a 3/100 da Lara da con 4/100 di vantaggio su Cornelia Huetter.

A Laura non si può rimproverare nulla perché le sue linee si sono rivelate perfette sotto tutti i punti di vista. La differenza di +1″21 lo deve per non essere riuscita a mettere lo sci piatto nei punti dove era necessario “creare” la massima velocità. 11esimo posto per la trentina, mentre Marta Bassino e Nicol Delago il ritardo di +1″42 e di +1″85, in una classifica molto corta, non entrano nelle prime 15.

Ventesimo posto per Lindsey Vonn che ha rischiato in almeno due occasioni di uscire. La sua potenza e la classe immensa che le appartiene, le hanno permesso di rimanere in pista pur con un distacco di +1″68 da Sofia. Nove decimi solo nell’ ultimo settore, mentre dove Sofia ha fatto la differenza segna il secondo parziale!

Non una bella gara per Nadia Delago, terza nella prima prova, finita fuori dalle trenta, così come Roberta Melesi, e Vicky Bernardi, mentre Elan Curtoni è uscita laddove Sofia Goggia era caduta 20 giorni prima dei Giochi di Pechino, per fortuna senza cadere. fuori anche Sara Thaler.

La classifica della discesa

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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