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DH Val d’Isere: Lara Gut ferma il volo di Lindsey

Il podio della discesa della Val D'Isere: Lara Gut, Fabienne Suter e Larissa Yurkiw
Il podio della discesa della Val D’Isere: Lara Gut, Fabienne Suter e Larissa Yurkiw

La norvegia in Gardena, la Svizzera in Val d’Isère: doppietta elvetica con il bis di Lara Gut e la piazza d’onore della compagna di squadra Fabienne Suter, con la canadese Larissa Yurkiw terza a 41/100 dal gradino più alto. Che impressione vero? Non compare il nome di Lindsey Vonn sul podio… Stava dominando

Il volo di Lindsey Vonn
Il volo di Lindsey Vonn

l’americana, ma anche le Dee possono sbagliare. Come molte atlete, anche Lindsey si è distratta nel tratto del Carosello ed è stata proiettata come una fionda verso le stelle. E’ stata bravissima a mantenere in asse il peso e ad atterrare con gli sci dritti senza spigolare. Solo uno spavento e una vittoria probabile ceduta alle avversarie. Ma tanto, una più, una meno… Comunque non è detto l’avrebbe spuntata su una Lara Gut che quando accarezza la neve della Oreiller Killy si innamora sempre. Ha un feeling particolare con questa pista, forse anche perché nel 2008 proprio qui debuttò ai Mondiali. La ticinese ha sciato in maniera splendida e con questa doppia vittoria si candida come antagonista di Lindsey per la conquista della Sfera di Cristallo. Lara l’ha spuntata su Fabienne per soli 16/100 ed è stato un avvincente testa a testa fino allo schuss finale.
Si è ben comportata anche l’altra elvetica Corinne Suter che, partita col 7, ha tenuto la testa fino alle discese delle top player fino a concludere, quinta a pari merito con Tina Weirather, appena dietro, dunque, alla sempre fortissima austriaca Cornelia Huetter., oggi forse non così sfortunata, considerando che non è salita sul podio per 2 soli centesimi. Non sorprende invece, il terzo posto, meritatissimo pe come ha sciato, di Larissa Yurkiw che gara dopo gara, dimostra di affinare sempre più il tiro verso le posizioni di vertice.

Elisabeth Goergl , 42 podio in carriera con 7 vittorie, si è ripresa dalla gran botta rimediata ieri nella discesa della combinata. Volo che una leonessa come lei ha dimenticato subito ed è tornata in pista con un piglio leggermente migliore delle ultime comparse. Non è il risultato che bisogna guardare, ma la tenacia di una quasi 35enne che siamo certi le regalerà ancora soddisfazioni.

LE ITALIANE
Gara decisamente da dimenticare; risultato davvero deludente che segna inevitabilmente un lungo passo indietro e che ci mostra il tricolore, nell’ultimo fglio delle classifiche.
Elena Curtoni diciannovesima e migliore della nostra squadra, ha commesso un errore grossolano nella compressione, il che le ha fatto perdere velocità nel successivo tratto di falsopiano. Peccato perché aveva assunto un’azione di attacco e avrebbe potuto ottenere un risultato migliore, anche tra le prime 10.
Daniela Merigheti (+2″42) non riesce a sciare come vorrebbe, ma come si fa a rimproverare questo atteggiamento? La nostra super Dada, 34 anni e una valanga di infortuni, non molla ma chiede più chilometri di velocità nelle gambe prima di poter premere sull’acceleratore come sa fare, quando può sciare con la mente sgombra da fantasmi.
Elena Fanchini (+2″24) ha portato al traguardo gli sci dimostrando di patire questa pista. L’ha temuta e no affrontata con il piglio che le riconosciamo, quando invece, sa di poter domare il percorso.
Johanna Schnarf (+2″74) non è praticamente mai entrata in gara. Non si capisce perché altera risultati ottimi a discese irriconoscibili. I tecnici hanno dunque un gran bel lavoro da fare, perché il potenziale oltre ad averlo bisogna anche esprimerlo.
Verena Stuffer: nella curva del telefono ha rischiato il crash, ma è stata pronta a recuperare la linea e a portare gli sci al traguardo, dopo un’altra infinità di piccoli errori, che le hanno fatto segnare un ritardo di 2″17.
Sofia Goggia: ci si attendeva qualcosa di più dopo otimo sesto posto ottenuto ieri, ma diamo ancora un po’ di tempo a un talento su cui lìItalia punta tantissimo. Sulla Oreiller Killy è stata lentissima.
Francesca Marsaglia: nemmeno lei è riuscita a lasciare una firma positiva sulla Oreiller Killy. L’atteggiamento è determinato e da attaccante, ma non basta per essere veloci: 1 e 64 il suo ritardo, appena dietro a Elena Curtoni
Nicole Delago, emozionatissima per la chance che lo staff azzurro le ha dato, non ha fatto peggio delle veterane, concludendo con un distacco di +2″37

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 20 GUT Lara

SUI

1:44.51
2 21 SUTER Fabienne

SUI

1:44.67 +0.16
3 12 YURKIW Larisa

CAN

1:44.92 +0.41
4 22 HUETTER Cornelia

AUT

1:44.94 +0.43
5 18 WEIRATHER Tina

LIE

1:45.08 +0.57
5 7 SUTER Corinne

SUI

1:45.08 +0.57
7 13 SCHMIDHOFER Nicole

AUT

1:45.40 +0.89
8 6 PUCHNER Mirjam

AUT

1:45.43 +0.92
9 9 MIKLOS Edit

HUN

1:45.45 +0.94
10 14 ROSS Laurenne

USA

1:45.48 +0.97
11 24 STUHEC Ilka

SLO

1:45.51 +1.00
12 3 MCKENNIS Alice

USA

1:45.53 +1.02
13 16 GOERGL Elisabeth

AUT

1:45.64 +1.13
14 28 SIEBENHOFER Ramona

AUT

1:45.67 +1.16
14 19 REBENSBURG Viktoria

GER

1:45.67 +1.16
16 15 COOK Stacey

USA

1:45.68 +1.17
17 27 WILES Jacqueline

USA

1:45.89 +1.38
18 8 KLING Kajsa

SWE

1:45.90 +1.39
19 2 CURTONI Elena

ITA

1:46.11 +1.60
20 35 MARSAGLIA Francesca

ITA

1:46.15 +1.64
21 31 MOWINCKEL Ragnhild

NOR

1:46.31 +1.80
22 1 BAILET Margot

FRA

1:46.34 +1.83
23 26 TIPPLER Tamara

AUT

1:46.41 +1.90
24 4 VENIER Stephanie

AUT

1:46.47 +1.96
25 40 KUENG Mirena

SUI

1:46.62 +2.11
26 42 FEIERABEND Denise

SUI

1:46.65 +2.14
27 30 STUFFER Verena

ITA

1:46.68 +2.17
27 5 PIOT Jennifer

FRA

1:46.68 +2.17
29 11 FANCHINI Elena

ITA

1:46.75 +2.24
30 41 DELAGO Nicol

ITA

1:46.88 +2.37
31 10 MERIGHETTI Daniela

ITA

1:46.93 +2.42
32 32 GOGGIA Sofia

ITA

1:47.02 +2.51
33 33 HAEHLEN Joana

SUI

1:47.19 +2.68
34 23 SCHNARF Johanna

ITA

1:47.23 +2.72
35 29 SEJERSTED Lotte Smiseth

NOR

1:47.70 +3.19
36 38 FERK Marusa

SLO

1:47.85 +3.34
37 36 COLETTI Alexandra

MON

1:48.11 +3.60
38 34 REISINGER Elisabeth

AUT

1:48.89 +4.38
43 LARROUY Noemie

FRA

DNF
37 WENIG Michaela

GER

DNF
17 VONN Lindsey

USA

DNF
39 MIRADOLI Romane

FRA

DSQ

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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