Senza i primi 25 secondi, più o meno 200 metri, la Deborah Compagnoni perde di mordente. Poche zone tecniche, molti tratti per gli atleti che puntano tutto sulla scorrevolezza, anche se i curvoni della parte centrale si disegnano bene se si sa stare sullo spigolo senza grattare. La Fis non ha voluto rischiare dopo le raffiche di vento del primo mattino (e una prova sola e l’incidente del primo apripista) e la partenza è stata abbassata, dove normalmente partono le donne. Davvero peccato, perché tutte le curve e i dossi si sono, come dire, rammolliti e lo spettacolo è venuto a mancare, o quantomeno, non è stato quello che si sperava. L’importante è che, come visto in prova, ci si ricordi che la vera pista è un’altra cosa. Lo si è visto nell’ultima parte con due curve da pennellare per non finire nelle retrovie. Detto questo, la vittoria è caduta nelle mani dell’americano Travis Ganong, davanti all’austriaco Matthias Mayer (+0,9) e al nostro Dominik Paris, ancora terzo a soli 21/100. Il gigante buono è stato davanti fino a due terzi di gara, dopo una condotta splendida, votata all’attacco, in totale aggressione nei confronti di quelle fastidiose gobbe e cunette. Ha perduto per un soffio nelle ultime due curve che non ha tirato alla perfezione, facendosi scaricare un pochino troppo verso il basso. Ma rimane una certezza assoluta. su sei gare veloci il peggior rirulstaot è stato un quinto posto, poi tre podi e due quarto posti. Il favorito Kjetil Jansrud è partito come un razzo, ma poi ha sbagliato le due curve fondamentali, dove si decideva la gara, e si è ritrovato molto lontano dai migliori. Una battuta d’arresto che favorisce Marcel Hirscher nella corsa verso la Sfera di Cristallo. Gli austriaci, ancora una volta, sono i grandi sconfitti. Ottimo il risultato di squadra, con quarto Striedinger, quinto Baumann e sesto Reichelt, quindi quattro atleti nei primi sei, ma da quelle parti conta solo la vittoria. Mayer ci stava riuscendo: aveva accumulato un vantaggio di sei decimi a metà gara grazie a scelte di linee coraggiose e di uno stratega impareggiabile, ma poi nell’ultima parte ha gettato la vittoria con micro grattate.
GLI ALTRI AZZURRI
Peter Fill è andato bene nella prima metà, poi nella zona centrale ha disegnato linee poco efficaci, riprendendo poi una buona lena nel finale: decimo posto a 1 e 05. Christof Innerhofer, nulla ha potuto senza la "sua" prima parte, e, in non perfette condizioni fisiche, ha portato a casa il massimo, ovvero la diciottesima posizione, appena dietro a Jansrud. Varettoni si è perduto su un tracciato a lui poco congeniale, mentre Werner Heel, ha buttato via un’ottima prova, sbagliando tutto, come un po’ tutti i suoi compagni di squadra, nella zona mediana.
Insomma, complimenti all’americano Ganong che, dopo una decina di piazzamenti nei dieci e un terzo posto conquistato nella discesa di Kvitfjell dello scorso anno, vince la sua prima gara in carriera. Lui, come tutti, ha tremato con la discesa del tedesco Josef Ferstl, migliore in prova, che è arrivato al primo intermedio con 3 decimi di vantaggio. Poi, colpa anche di qualche segno sulla pista, si è infilato in settima posizione, pur partendo con il pettorale 1. Nessun’altro è riuscito a far classifica, a parte lo svizzero Weber, decimo a un secondo e lo sloveno Bostjan Kline, tredicesimo con il 50 di pettorale
Una gara tutto sommato discreta, ma che peccato per quella mutilazione della pista. Diciamo che la FIs non ha voluto correre rischi e affrontare i lamenti degli austriaci, che notoriamente non amano troppo i salti. Un’ota prima di partire il capo della coppa Markus Waldner aveva deciso di partire in alto, poi il cambio di programma, seppur il vento in partenza era davvero minimo. L’Austria, non c’è niente da fare, comanda in tutto e per tutto! Comuqneu, più di così, Tino Pietrogiovanna, che negli ultimi tre mesi si è trasferito su questa pista per sistemarla al meglio, non poteva fare, dunque, la pista Deborah Compagnoni è da promuovere. Con la speranza di vederla per intero l’anno prossimo!
Ranking
RANK | BIB | NAME | NAT | TIME | DIFF |
---|---|---|---|---|---|
1 | 16 | GANONG Travis |
USA |
1:32.42 | |
2 | 18 | MAYER Matthias |
AUT |
1:32.51 | +0.09 |
3 | 22 | PARIS Dominik |
ITA |
1:32.63 | +0.21 |
4 | 6 | STRIEDINGER Otmar |
AUT |
1:32.87 | +0.45 |
5 | 25 | BAUMANN Romed |
AUT |
1:33.09 | +0.67 |
6 | 19 | REICHELT Hannes |
AUT |
1:33.20 | +0.78 |
7 | 31 | FERSTL Josef |
GER |
1:33.24 | +0.82 |
8 | 17 | CLAREY Johan |
FRA |
1:33.32 | +0.90 |
9 | 5 | DEFAGO Didier |
TagsCoppaDelMondoSci
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