DH Mondiali: Schieder ci fa sognare ma è 7° nella gara capolavoro di Odermatt
Il sogno è durato fino alla discesa di James Crawford pettorale 12. Marco Odermatt aveva fatto una discesa pazzesca, probabilmente la sua migliore gara della vita, il che è tutto dire. Ma mancava ancora Kilde, dal momento che Paris gli era arrivato alle spalle per 4 centesimi.
Stiamo parlando di Florian Schieder, pettorale uno, autore di una gara favolosa, macchiata da una imperfezione nel penultimo settore. Ma non è che Crawford sia stato autore di una discesa priva di imperfezione.
Però, questo è lo sci, fatto di piccoli episodi e anche di destino. Certo, il quarto posto fa male e ci porta a gesti di stizza. Poi sono arrivati il canadese Cameron Alexander e l’austriaco Marco Schwarz ad addolcire l’amarezza di quella che poteva essere una medaglia mancata per un niente.
Il 27enne dei Carabinieri, che ai Mondiali di Cortina si ruppe il ginocchio, poteva finire al sesto posto la discesa mondiale ma tra lo stupore di tutti, il francese Maxence Muzaton ha tagliato il traguardo un centesimo prima di lui. Quando il transalpino si rivedrà al video potrà notare come abbia buttato via una medaglia nell’ultima curva! Da considerare che il bronzo per Schwarz non arriva per 4 centesimi, a Crawford per 12/100 e a Schieder per 2 decimi
Oggi però bisogna celebrare la prestazione di un atleta incredibile he in discesa non aveva mai vinto in Coppa. Marco Odermatt ha costruito la medaglia d’oro con un’azione irripetibile, fatta di tanta tecnica, ma soprattutto, frutto di una forza di volontà che l’ha portato al limite in ogni curva, con traiettorie che è riuscito a tenere fino all’ultimo centimetro utile generando una velocità impressionante laddove tutti hanno dovuto cedere qualcosina. Sono 48 i centesimi di vantaggio su Aleksander Aamodt Kilde che pura ha spinto come un dannato, ma nel tratto centrale non è riuscito a tenere le stesse linee di Marco.
Si pensava che ormai il disegno delle medaglie fosse finito, con James Crawford di bronzo. Ma col 20, il suo compagno di squadra Cameron Alexander, ai livelli di Odermatt nel terzo e quarto settore, conclude a 89/100 dall’oro, ma 12/100 prima di James. Solo un altro atleta sulla carta avrebbe potuto ancora cambiare qualcosa, l’austriaco Marco Schwarz, autore di una ultima prova da paura. La stessa che ha fatto venire ad Alexander che nel gioco degli intermedi è stato sulla sua stessa linea. Poi ha deciso il destino: +0,4/100 dal bronzo!
Dominik Paris, ottavo a +1″13, ha fatto il suo, ma ha patito un po’ le sollecitazioni di una pista difficile proprio per un terreno che non ha mai dato tregua agli atleti. Discreta la gara di Matteo Marsaglia che ha interpretato male soltanto il tratto conclusivo dove ha rimediato quel mezzo secondo di troppo che lo ha collocato in 15esima piazza. Niente da fare per Mattia Casse: probabilmente potrebbe provare cento volte la Eclipse senza trovare il modo di capirla.
Esce dalle cronache Vincent Kriechmayr, il campione in carica, che anche oggi ha dimostrato di non essere riuscito a prendere le misure su questa pista. Un decimo posto che sarà fonte di grande delusione.
Nella giornata di festa per il Canada, col bronzo e due atleti nei top 5, c’è posto anche per la brutta notizia dell’infortunio di Brodie Seger che molto probabilmente ha rotto il crociato. La gara per questo, ha conosciuto una interruzione di venti minuti
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