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DH KVITFJEL: Heel quasi come Reichelt

Dannazione a Reichelt… Maledizione a Osborne-Paradis: Il nostro Werner Heel, sceso col pettorale numero uno, li aveva messi dietro tutti, uno dopo l’altro, Kueng, Jansrud, Mayer… ma poi è arrivto Hannes che ha affrontato la discesa di Kietfjel con tutte le intenzioni di conquistare la Coppa dl specialità, quando sembrava fosse sicura nelle mani di Jansrud. E’ stato dietro a Werner per tuta la gara, ma poi è arrivato quell’ultimo tratto di gara dove ha lasciato troppo tempo per poter sperare di vincere la sua quarta gara di Coppa (lultima ad Are nel marzo del 2009). E quando si era vicini alle fotografie del podio, è piombato sul traguardo il canadese Osborne-Paradis, più veloce di Werner di 8 centesimi. Per carità, Werner, terzo per soli due centesimi nei confronti di Fayed, non può certo lamentarsi perché è da 2013 che non saliva sul podio. Sulla stessa pista fu terzo nel 2013 e addirittura primo nel 2008, anno in cui conquistò anche un terzo posto. Certo, la pista è evidente che si adatti al nostro azzurro, ma oggi le condizioni della neve erano completamente diverse dal solito: piena di agenti chimici per tenerla insieme per via di un’ondata di caldo anomala. Ma Werner ha sciato divinamente bene nella prima parte dove ha saputo fare la differenza. E Hannes Reichelt gli è sempre stato dietro, tranne, appunto, in quel tratto fianale dove ha perduto mezzo secondo sull’austriaco. Che ora si trova a soli 24 punti di distacco da Jansrud (505 contro 485), oggi solo settimo, dietro anche a Fayed, Kueng e Ganong. Bene anche Dominik Paris che sul finale ha staccato la velocità più alta di oltre 151 km/h, ma oggi la velocità non era la riceta migliore per salire sul podio, quanto saper mavigare su una neve pappa. Un nono posto che lo soddisfa a metà. Non male la prova di mattia casse, che col pettorale numero 51 ha concluso al 21esimo posto, davati al suo capitano Peter Fill, 23esimo. Poco eccitanti le discese di  Siegmar Klotz, 28esimo appena davanti a Silvano Varettoni, 33esimo, Matteo Marsaglia 47esimo. I giovani Henri Battilani ed Emanuele Buzzi hanno concluso la gara ma nelle ultime posizioni

AGGIORNATA AI PRIMI 44

 

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 20 REICHELT Hannes

 

AUT

1:29.65  
2 28 OSBORNE-PARADIS Manuel

 

CAN

1:29.95 +0.30
3 1 HEEL Werner

 

ITA

1:30.03 +0.38
4 22 FAYED Guillermo

 

FRA

1:30.05 +0.40
5 17 KUENG Patrick

 

SUI

1:30.06 +0.41
6 15 GANONG Travis

 

USA

1:30.13 +0.48
7 16 JANSRUD Kjetil

 

NOR

1:30.19 +0.54
8 26 STREITBERGER Georg

 

AUT

1:30.22 +0.57
9 21 PARIS Dominik

 

ITA

1:30.25 Tags

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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