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DH KITZBUEHEL: Reichelt sul trono

Cronaca aggiornata al nr. 35 – Dai la vittoria a un austriaco sulla Streif e la nazione si ferma letteralmente per urlare una gioia che il calcio se la sogna. E’ successo proprio oggi a Kitzbuehel, perché sul gradino più alto del podio c’è Hannes Reichelt, secondo a Beaver Creek, secondo a Bormio, secondo a Wengen… Se la sorte doveva resitutire qualcosa a qualcuno questa volta ci ha visto benissimo. E’ stata una gara stupenda, ricca di emozioni dal momento in cui Bode Miller si è presentato al cancelletto di partenza. L’asso americano l’ha lasciato con in mano tela e pennello ed ha disegnato la linea perfetta, priva di attriti o intraversate, con una velocità costantemente elevata, soprattutto sul lungo piano dopo l’inferno della Mausfhalle e della Steilang. E’ il capolavoro di Bode Miller. Uno dei tanti. Quando le sue intuizioni riescono a ottenere giustizia e a sconfiggere le violenze delle forze centriguga e centripeta, non ce n’è per nessuno. In realtà è un po’ che l’asso americano conclude una discesa priva di pecche. C’è sempre stato quest’anno un imprevisto che gli ha rovinato la gioia della vittoria. Questa volta no. Questa volta non ha sbagliato una virgola. Insomma ha fatto tutto il necessario per salire sul gradino più alto del podio. Ma non è bastato. Hannes ha avuto un pizzico di sole in più e con ua freschezza muscolare migliore e più reattiva, è stato il migliore in ogni passaggio. Davanti a Bode c’è anche Aksel Lund Svindal, sul cui talento tecnico è stato ormai detto proprio tutto, per 13/100, dopo essergli stato dietro per quasi un secondo nel tratto iniziale più tecnico. E cosa è successo allora? Sette decimi li ha recuperati dopo la interminabile stradina dove la velocità è bassa e sui tratti di scorrevolezza ha continuato a recuperare centesimi su centesimi. Ecco, Bode ha gli stessi sci di Svindal ma gli Head del norvegese si sono rivelati più veloci.  A Bode la vittoria morale a Aksel Lund quella del campione e a Reichelt quella dei 100 punti. A dire il vero c’è un altro "pittore" che ha sfoderato la propria arte con genialità. Si chiama Christof Innerhofer, 4 decimi più veloce di Svindal prima della stradina, ma solo quinto al traguardo, dietro anche al francese Theaux. Poteva essere sul podio, secondo o almeno terzo, ma sul salto finale si è disunit,o appoggiando lo sci dentro un po’ troppo di lamina. E lì è un attimo accumulare i centesimi, che alla fine sono stati ben 77 su Hannes e 43 su Miller. Dominik Paris, il vincitore dello scorso anno, non poteva competere perché lo stato di forma, dopo l’infortunio della Val Gardena, non è ancora al meglio. Se poi, prima della stradina metti gli sci di traverso, non puoi che prendere due secondi. Anche Peter Fill, attesissimo alla vigilia, ha tirato il freno laddove bisognava mettere lo sci di lamine, così si è ritrovato alle spalle di Paris con oltre 3 secondi dalla vetta. Sfortunato Werner Heel che su una gobbetta prima della Steilang ha perduto uno sci.
Intanto nella lotta per il vertice di Coppa, Svindal consolida la leadership con 837 punti, contro i 735 di Hirscher e i 556 di Pinturault. E’ una sfida, quindi, a due, accesa grazie anche all’inforcata di ieri di Hirscher che gli ha impedito di rispondere al probabile salto di Svindal sia oggi che domani, quando ci saranno in ballo ben 200 punti. 
Domani, infatti, c’è il superG e la supercombinata. Sarà un altro show. E gli austriaci preparano un’altra orgia di festeggiamenti. Sempre che riusciranno ad alzarsi dopo la “sbornia” di questa giornata per loro indimenticabile

Unofficial Results (Partial)

Rank
Bib
Name
Tot. Time
1 22

REICHELT Hannes

2:03.38
2 18

SVINDAL Aksel Lund

2:03.59
3 11

MILLER Bode

2:03.72
4 19

THEAUX Adrien

2:04.04
5 20

INNERHOFER Christof

2:04.15
6 29

GANONG Travis

2:04.41
6 13

FRANZ Max

2:04.41
8 14

JANSRUD Kjetil

2:04.46
9 25

DEFAGO Didier

2:04.52
10 8

MAYER Matthias

2:04.66
11 10

CLAREY Johan

2:04.82
12 21

KUENG Patrick

2:04.97
13 24

OSBORNE-PARADIS Manuel

2:05.05
14 17

KROELL Klaus

2:05.06
15 28

FAYED Guillermo

2:05.14
16 26

SULLIVAN Marco

2:05.22
17 1

POISSON David

2:05.40
18 5

SCHEIBER Florian

2:05.52
19 23

ROGER Brice

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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