Una Streif tirata a lucido, nel senso di “vetro”, ha accolto i discessiti per la seconda prova cronometrata. Ebbene, il miglior tempo porta la firma di Hannes Reichelt che conosce questa pista più del suo salotto. Ha tirato dall’inizio alla fine, quindi in totale ritmo gara. Lo è stato anche Dominik Paris ma solo fino all’atterraggio dell’ultimo salto, poi si è alzto per un centinaio di metri. Il distacco dall’austriaco di 36/100 è tutto in quell’ultimo tratto. per nil resto è sembrato perfetto in tutto nella scelta delle linee. Ancora meglio le ha tirate Christof Innerhofer che però ha perduto molto sulla stradina, dove conta soltanto il saper far scorrere al massimo gli sci. Uscito da lì è stato decisamente il migliore se si considera che ha guadagnato, rispetto a Reichlet, oltre mezo secondo. Lo stesso tempo di Inner lo ha siglato il francese Adrien Theaux, quindi a +0,61, ma un po’ tutti i transalpini si sono trovati a meraviglia con Brice Roger e Johan Clarey tra i migliori. Al terzo posto si è inserito, con il pettorale 44, l’austriaco Daniel Danklmaier, bravo a chiudere a 43/100 da Reichelt. Ma mentre le prove stavano ormai per concudersi, con il pettorale 51 è sceso Matteo Marsaglia, formula 2012, anno in cui è esplose in superG (1 vittoria, 2 scondi posti), per poi entrare nel vortice degli infortuni. Anche lui, come Inner, ha pagato nei trtti di pura scorrevolezza, ma nel tecnico nessuno è stato più bravo di lui, soprattutto nell’ultimo tratto. Non montiamoci la testa, le prove sono una cosa, la gara un’alttra e poi le condizioni possono sempre cambiare. Bastano 5 centimetri di neve per cambiare le carte in tavola, Però, la prova di Matteo è stata davvero superlativa, anche perché la Streif non ti consente molto di tirarti, devi andare al top con rispetto, altrimenti finisci nelle reti!
Quindi, la classifica vede al primo posto Reichelt, seguito da Marsaglia, Paris, Danklmaier, Innerhofer a pari merito con Theaux.
Mattia Casse, figlio del mitico kappaellista Alessandro, avanza sempre di più: 24esimo il suo crono, ma meglio di lui ha fatto Werner Heel, 14esimo a 1″78 da Reichelt.
Ora bisognerà vedere come il meteo condizionerà la gara. Il sole non ci sarà e sono possibili nevicate. Difficile fare pronostici se il terreno cambierà. Se rimarrà in queste condizioni i favoriti saranno quelli delle prove. Non ha brillato Beat Feuz, ma l’elvetico ha preferito studiare pià le linee che trovare l’assetto gara migliore. Più o meno la stessa strategia adottata da Vincent Krieckmayr, 11esimo,
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