Gare

DH Crans M. Fischbacher dopo 5 anni!

Un pensierino alla Coppa del Mondo l’aveva fatto, perché con il primo posto e l’ottavo della Riesch, il gap si era ridotto a 140 punti. Ma poi, col 29, è scesa la compagna di squadra Andrea Fischbacher e il miglior tempo si è abbastao di 15/100, sufficienti per andare davanti ad Anna. Con 158 punti da recuperare l’impreso diventa forse impossibile. Bisognerò vedere se Maria, ha perduto le forze sia fisiche che nervose o se la tedesca ha voluto soltanto risparmiarsi in vista delle ultime prove a Kranjska Gora e a Lenzerheide. In questo duello, che purtroppo Tina Weirather ha dovuto abbandonare per l’infortunio capitatole prima delle prove olimpoche, ne ha approfittato Tina Maze, decisamente uscita dal tunnel, forte anche delle due medaglie d’oro conquistate a Sochi: la slovena è riuscita ad anticipare al terzo posto l’austriaca Elisabeth Goergl per soli due centesimi. L’esperta e tecnica atleta austriaca è scesa dal podio, ma appena la Fischbacher ha tagliato il traguardo col miglior tempo, ha ingaggiato una gara sprint con la Fenninger per andare ad abbracciarla! La 29enne di Eben era salita sul gradino più alto del podio giò nel superG a Sestriere nel 2008 e in discesa a Bansko l’anno successivo. Dopo cinque lunghi anni è tornata a vivere la gioia della vittoria. Chissà se anche le Azzurre prima o poi riusciranno a godere allo stesso modo. La migliore, su questa discesa molto tecnica e con neve dura, è stata Daniela Merighetti, dodicesima a +1"42, poi il buio: 26esima Verena Stuffer a 3"16, 31esima Camilla Borsotti a 3"96, 34esima Elena Fanchini a 4"26, probabilmente troppo sofferente per la visibilità molto piatta. Distacchi abissali, comunque, che è molto difficile giustificare se non per un’involuzione tecnica molto forte. Il top porta la firma di Lisa Agerer che ha tagliato il traguardo a oltre sette secondi! Peccato per Francesca Marsaglia che perdeva soltanto 6 decimi al terzo intermedio, ma poi, su un curvone a destra ha tagliato troppo e la porta successiva le è passata all’esterno! E’ invece uscita quasi subito Irene curtoni. A lasciarci le penne su questa discesa, altre protagoniste della volocità, in particolare le atlete di casa Lara Gut e Kaufhmann-Abderlhalden entrambe uscite.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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