Gare

DH Beaver Creek: Justin Murisier sorprende tutti e conquista la Birds of Prey

DH Beaver Creek: Justin Murisier sorprende tutti e conquista la Birds of Prey. Pronti via, subito una grande sorpresa su una pista molto difficile, con neve aggressiva: vince l’elvetico Justin Murisier, al suo primo successo di una carriera che era ferma al terzo posto ottenuto in gigante nel 2020 in Alta Badia. In discesa non aveva mai fatto meglio di un quarto posto: Gardena 2023.

L’elvetico Justin Muriser, vincitore della prima discesa della stagione

Il 32enne di Bagnes è riuscito a compiere la sua impresa rifilando 2 decimi a Marco Odermatt e 35/100 allo sloveno Miha Hrobat, 7° sulla Streif nel 2023. Dunque, prima infinita soddisfazione anche per lui, anche se in training aveva mandato segnali ben precisi, vincendo il primo.

L’asso Marco Odermstt conclude al secondo posto a 2 decimi dal compagno di squadra  

La seconda l’ha vinta Vincent Kriechmayr ma il crono si è fermato con 3 decimi di troppo e si è dovuto accontentare del quinto posto, dietro anche anche al canadese James Crawford quarto a +0,51. Poi, Bryce Bennet e Blaise Giezendanner, settimo.

Altra sorpresa di giornata: il terzo posto dello sloveno Hrobat

Justin è sceso col 3, per cui ha assistito a tutta la gara sulla poltroncina del leader dopo una discesa dove ha dimostrato un coraggio davvero incredibile, pur senza mai dare l’impressione di perdere l”appoggio sugli sci. Diciamo che le ha azzeccate tutte, indovinando sia le traiettorie sia assorbendo le sconnessioni di un terreno dove i chiaroscuri si alternavano ad ogni curva. Questo nonostante il suo copro ne abbia patite di tutti colori in passato, tra gambe e schiena.

Marco Odermatt ha subìto la grande curva in fondo al primo muro dove si è insaccato un po’. Poi ha ripreso con la sua solita precisione, un’azione perfetta. Infatti è anche davanti nel tratto di falsopiano, ma il salto del Golden Eagle non lo supera a dovere e nella seconda curva successiva va troppo largo, il che lo costringe a disegnare una linea eccessivamente abbondante Un errore che paga con 2 decimi sul suo compagno di squadra

Giovanni Franzoni sulla Birds of Prey

Delusione per Cyprien Sarrazin, nono a +1″03, che nelle due prove aveva dimostrato di avere un ottimo feeling con la pista. Un po’ basso sul primo muro non è stato impeccabile nelle curve veloci dimostrando di patire un po’ il terreno. Ha rischiato forse in maniera eccessiva andando oltre al limite, scelta che ha pagato a caro prezzo.

Colori Azzurri decisamente sbiaditi, Dominik Paris +1″69, 19esimo, è il migliore dei nostri. Al traguardo dirà: “La pista era in buone condizioni, anche se un po’ di tagli c’erano, ma è normale – il commento di Paris a caldo -. Sono io che non sono riuscito a sciare come dovevo. E’ difficile fare un’analisi, perché viene da dire di avere sbagliato troppo.

Dovrò riguardarmi al video e cercare di fare meglio domani. Forse chi è sceso con i primi numeri ha trovato la pista più pulita e più liscia. Quando c’è la traccia un po’ di tempo lo perdi. Io non li ho visti scendere. Ho visto Kriechmayr, che era uno dei favoriti, ma anche lui ha fatto fatica. Ci riproverò nel superG

Poi Florian Schieder 23esimo a +1″81, Mattia Casse 26esimo a +2″04, Giovanni Franzoni, 27esimo a +2″11, Benjamin Alliod, 31esimo a +2″26, Christof Innerhofer, 49esimo a +3″22, Pietro Zazzi 554esimo a +4″10. Non è un dramma ma sicuramente ci si attendeva un po’ di sprint in più. Cos’è successo? Hanno sciato male, dimostrando di subire il terreno e di non superare col giusto tempismo i passaggi chiave.

Benjamin Alliod sfiora la sua prima Top 30

L’unica nota lieta è il ritorno in zona punti in discesa di Giovanni Franzoni, 23enne delle Fiamme Gialle e la “prima volta” sfiorata da Benjamin Alliod, 24 anni, che non è nei top 30 per 3/100. Per una disciplina come la discesa dove l’età media dei partenti di oggi è 28 anni, si tratta di un risultato positivo. Rispetto alle altre specialità, l’età conta tantissimo dal momento che conoscere bene le piste di gara rappresenta un vantaggio enorme ed entrambi gli Azzurri sulla Bird of Prey l’hanno “calpestata” davvero pochissime volte, considerando le prove!

La gara è stata interrotta a lungo per consentire ai sanitari di soccorrere l’elvetico Arnauld Boisset, caduto per una spigolata. L’impatto col terreno sembra abbia provocato la perdita dei sensi. Poi per fortuna ha iniziato a muoversi, pur rimanendo sdraiato sul terreno. È uscito a bordo del toboga ma si attendono gli esiti degli esami clinici. Incrociando le dita, l’appuntamento è per domani per il SuperG alle 18:30 ora italiana. DH Beaver Creek: Justin Murisier DH Beaver Creek: Justin Murisier

La classifica della discesa

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment