DH Altenmarkt (2): Vonn, tutto normale!

Non ce n’è per nessuna, Lindsey Vonn ha un passo completamente diverso dalle altre, perché nessun’altra riesce a disegnare le sue linee. Così, nella libera sprint in due manche di Altenmarkt incassa la vittoria numero 72 e accorcia le distanze su Lara Gut che era uscita nella prima discesa. Per gli amanti delle statistche, diciamo anche che Lindsey ha eguagliato il record di Anne Marie Moser Proell con 36 successi

ottenuti in discesa. Tornando alla cronaca, pur con un percorso da 1 minuto, già nella manche d’artura l’americana era riuscita a staccare la

canadese Larisa Yurkiw e Tina Weirather di quasi un secondo. Quindi, nella seconda prova, ha ribadito la sua supremazia assoluta, mantenendo a 1 secondo netto il divario. E’ stata brava la 27enne di Owen Sound che ha ritrovato il podio dopo la discesa di Val d’Isere che aveva concluso al terzo posto. Terzo  posto che si è meritatoo l’austriaco

Cornelia Huetter strepitosa su tutta la pista, anche a rimanere in piedi nella curva più veloce e impegnativa del percorso, anche se Tina Weirather le ha fatto il regalino di uscire, laddove ci aveva rimesso le penne anche Lara Gut.
Per quanto riguarda il contraccolpo preso da Lara Gut nella prima manche, nessun problema. Il dolore si riferiva a un problema addominale già comparso negli ultimi due giorni. E’ tornata a sorridere la svedese Kajsa Kling, quarta, che ha realizzato uno dei migliori tempi di manche ed è rimasta fuori dai premi per un nonnulla! Brava nella prima e brava nella seconda manche Nicole Schnidhofer, quinta, straveloce nel salto conslusivo e relativo schuss finale, ma non le è stato sufficiente per tornare sul podio che non vede da tre stagioni. Ha trovato una buona giornata, invece, Viktoria Rebensburg (sesta) che si è svegliata un po’ troppo tardi quest’anno per entrare nella lotta di Coppa. La tedesca è stata più brava anche di Stacey Cook, velocissima nella prima parte,geniale nella compressione che ha fregato” diverse atlete, come Lara Gut,  ma impacciata nelle curve più tecniche dove ha perso quasi 1 secondo.

Ottima la seconda manche della francese Margot Bailet che ha buttato via un probabile podio sul rush finale, quando si è disunita eccessivamente all’atterraggio dal salto conclusivo

Le  italiane
E’ piaciuto l’atteggiamento arrembante di Francesca Marsaglia. Ha scelto anche nella seconda possibilità linee abbondante, forse per uscire dai binari, e questo ha fatto inevitabilmente lievitare

il suo tempo, ma l’atteggiamento si è rivelato positivo, così la piemontese, di origine romane, è riuscita a recuperare un bel gruzzoletto di posizioni, entrando nelle top ten. Nona dopo la prima manche, Dada Merighetti ha fatto un passo indietro. Qualche rotazione di troppo ha macchiato la sua seconda prova, lasciando diversi centesimi sulla neve. E in una classifica così corta, è stato facile finire indietro.
Elena Fanchini ha fatto gara fotocopia nelle due discese, anche se nel secondo tempo è sembrata un poco più presente e decisa. Il contrario della sorellina Nadia, troppo nervosa e scomposta in tutte le curve più tecniche.
Elena Curtoni ha sciato meglio nella seocnda che nella prima manche, dove aveva percorso molti metri in più per la scelta di linee improponibili. Nella seconda è andata proprio bene fino 3/4 di pista, poi ha lasciato troppi decimi.
Johanna Schnarf ha sciato leggermente meglio recuperando 5 posizioni, ma non può essere felice di questa sua performance. In discesa non riesce ad essere presente come in superG.

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