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DEVILLE, MOSTRA QUEL PUGNO!

 Cristian, mostra quel pugno! E’ l’invito che idealmente facciamo a Deville che ha spontaneamente scelto questo segno distintivo per sintetizzare il suo successo. La mano chiusa quasi davanti al viso come dire: sono forte. Così è stato a Beaver Creek quando concluse secondo alle spalle di Kostelic (terzo anche in Coppa Europa a Obereggen), e in maniera analoga ieri nello slalom di Flachau, concluso al terzo posto alle spalle sempre di Ivica e dello svedese Myhrer.  Al traguardo Cristian, classe 81 in forze alle Fiamme Gialle, parla davvero con la felicità di un bambino: "Sono veramente felice perchè non ho sciato al meglio. In questi giorni mi sentivo stanco fisicamente, però quando è arrivata la gara le cose sono cambiate, nonostante abbia fatto un paio di grossi errori nella seconda manche. Dedico questo podio al mio skiman Giuseppe Bianchini, mi mancano nove centesimi alla vittoria ma non posso lamentarmi, arriverà anche il mio momento. Sto andando forte in questo periodo, sono i miei avversari che vanno più forte di me! Sto attraversando un dicembre magico, è il momento più bello della carriera. Adesso mi riposo qualche giorno, poi ricominciamo ad allenarci con grande voglia e intensità come stiamo facendo perchè gennaio è un mese particolarmente ricco di appuntamenti per noi. Stiamo dimostrando di essere una grande squadra".

Al parterre i microfoni sono anche per Patrick Thaler, un talento ritrovato: "Ho fatto un altro piccolo passo in avanti, sono veramente soddisfatto. Nella seconda manche ho cercato di attaccare ma nella parte alta non sono stato perfetto. Ho grande fiducia, posso togliermi altre soddisfazioni". 
Un poco di delusione per Stefano Gross, ma per come sta sciando il giovane altoatesino non c’è proprio nulla da rimproverare: "Non è stata una grossa giornata, speravo di fare qualcosa di meglio ma è andata così. La mia crescita passa anche attraverso questi piazzamenti, adesso pensiamo alla prossima gara di Zagabria che sarà altrettanto importante. In questa stagione ho disputato cinque gare fra coppa del mondo e Coppa Europa e sono sempre arrivato in fondo, ho trovato continuità". 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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