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Della Vite: “Un bel passo avanti ma ne ho da lavorare!”. Borsotti:”Felice per come ho reagito”

Della Vite: “Un bel passo avanti ma ne ho da lavorare!”. Borsotti:”Felice per come ho reagito”
Non è arrivata alcuna medaglia in Casa Italia nella prova di gigante maschile, ma dagli Azzurri si attendeva un atteggiamento diverso rispetto a quello raccolto finora in Coppa. In questa ottica possiamo ritenerci soddisfatti perché bene o male dei passi in avanti nella sciata ci sono stati. Per ora ci si deve accontentare di questo, am non è nemmeno così poco. Sarebbe importantissimo proseguire su questa strada fin dal prossimo appuntamento. È vero, ormai la stagione è finita ma non è un particolare da poco concludere in crescendo per avere i giusti stimoli in virtù della prossima. Ecco i nostri nel dopo gara

Filippo Della Vite: “Bellissimo correre i Mondiali, con un grande tifo. Sono contento anche se ho lasciato tanto nell’ultima parte. Sono un po’ più piccolo degli altri (ride ndr), dovrò lavorare tanto quest’estate però sono contento.

Un passo avanti, anche perché con questo risultato partirò forse meglio nelle prossime gare in starting list ed è fondamentale. Partiamo per l’America, poi Kranjska Gora che è una pista che conosciamo bene, quindi meglio, prima delle finali”

Giovanni Borsotti: “Sono contento di aver sciato così nella seconda manche, tenendo tutti i parziali e non solo facendo qualche exploit qua e là. Sono stato con i migliori di manche per i parziali, mi porto via indicazioni positive.

Sono solo dispiaciuto per come ho interpretato la supercombinata, in cui avevo delle aspettative, e anche per il parallelo, però ho patito un po’ di emozione forse. Sono contento di aver messo in piedi una bella gara in gigante”

Luca De Alpirandini: “Vado via contento per aver fatto molto bene l’ultimo parziale che mi ha permesso di entrare nei 15 e portare a casa i punti. Sul muro non mi sentivo bene, infatti ho perso lì il tempo.

Termino la gara con delle belle sensazioni, piano piano tornerò sui miei livelli. Mancano ancora tre gare e le eventuali finali, posso ancora togliermi qualche soddisfazione”

Alex Vinatzer: “Non penso di aver fatto una brutta gara: prima manche abbastanza, anche se la seconda era un po’ più facile per tutti stavo andando bene fino alla spigolata sul muro. Ho voluto mollare tanto gli sci e son andato fuori in fondo. Almeno alla radio ho potuto dire a Giovanni (Borsotti ndr), di non andar così tanto come nella prima manche in fondo. L’obiettivo è essere competitivi anche in gigante, mettiamo a focus lo slalom di domenica. Abbiamo ancora tre giganti di Coppa del mondo tra Stati Uniti e Kranjska Gora. Peccato per questo gigante, ma almeno è servito a provare la neve e la pista”

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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