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De Fabiani: “Giusto attendere l’ultimo giro”

Oberstdorf fa ritrovare il sorriso a Francesco De Fabiani, tornato finalmente protagonista ai massimi livelli nella 15 km a tecnica libera con partenza a massa del Tour de Ski. Il ventiquattrenne alpino valdostano aveva conquistato due anni fa sulla pista tedesca un terzo posto in alternato, quest’anno si è piazzato ugualmente sull’ultimo gradino del podio, chiudendo forse definitivamente una lunga parentesi negativa nonostante una caduta in una fase concitata che poteva costare cara. “Mi sentivo bene perchè sapevo che le gambe giravano nel modo giusto, in questo genere di gara bisogna soltanto aspettare l’ultimo giro e così è stato nonostante la caduta in un momento in cui c’era bagarre in pista per l’abbuono. Fortunatamente c’era tempo per recuperare e l’ho fatto. Ho speso un po’ di energie, però gli sci andavano forte, credo di essere stato uno dei più veloci in pista perchè scollinavo senza fatica e poi mi lasciavo trasportare dalle scie. Ho cominciato l’ultimo giro un po’ indietro, ho spinto forte in piano pattinando, sapevo che per fare podio dovevo arrivare sulla salita nelle primissime posizioni perchè diventava difficile superare i miei avversari, sono passato per terzo e si è formato un piccolo buco che non è stato più chiuso da chi inseguiva. E’ il mio secondo podio consecutivo in skating, strano per uno come me che preferisce l’alternato. In realtà sembrava più una gara di skiroll che di fondo, con tanta gente in gara. Il podio e’ importante perchè arriva dopo un anno travagliato, in cui per un motivo o per un altro non sono riuscito ad andare come volevo. Di colpo mi è sembrato tutto più difficile, la scorsa estate abbiamo diminuito i carichi in estate, sono arrivato a Ruka a novembre stavo bene ma alla fine non ci sono stati risultati, però non ho mai mollato. Esco da questa giornata con una grande carica in termini di fiducia, ci mettiamo spero definitivamente alle spalle un periodo buio, almeno dal punto di vista psicologico. Adesso ci spostiamo in Val di Fiemme per il rush finale, correrò sicuramente la 15 km di sabato e poi faremo il punto della situazione”.
(fisi.org)

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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