Luca De Aliprandini ci fa sognare, 4 decimi dietro a Alexis Pinturault dopo la prima manche del gigante Mondiale. Lo avevamo detto, se Luca non commette errori è tra i migliori al mondo e oggi in questo primo tempo è riuscito a mettere a frutto il suo altissimo tasso tecnico. Sempre a tempo, aggressivo, potente e al limite, quindi in perfetta modalità mondiale. Bravissimo sui dosoni del Festis ma anche in zona Scarpadon ha tenuto un ritmo di grande precisione. Concentrato al massimo e contenuto nelle sue pieghe estreme, anche nel primissimo tratto che è davvero un baratro!
Poi certo, non è mica ancora finita. Alexis Pinturault è’ stato a dir poco mostruoso, anche perché quando è sceso lui, col 4, la neve non si era ancora ammorbidita di quel tanto che ha consentito a quelli scesi dopo di sciare con maggior grip. Ne hanno approfittato il tedesco Alexander Schmid e il francese Matthieu Faivre. Sono quasi attaccati con 56 e 58 centesimi dal leader e qui si chiude il quadro dei favoriti per una medaglia, dal momento che i distacchi poi si fanno più severi. Loic Meillard è quinto a +1″25, Marco Schwarz sesto a +1″56, Zan Kranjek settimo a +1″82.
Diciamo che in molti ci hanno capito poco su una pista micidiale, con ripidi da paura. Ci hanno rimesso le penne Marco Odermatt, Murisier, Feller, Hagen, Muffat-Jeandet e Kristoffersen. Usciti i primi tre, lontanissimi gli altri. Anche Zubcic con oltre due secondi dovrà compiere un miracolo per ambire a una medaglia. Giovanni Borsotti paga 2″78 ed è 18esimo alle spalle di Kristoffersen. Meglio di lui Riccardo Tonetti che paga 2″23 ed è 14esimo. Una discesa un po’ in calando la sua ma una buona manche, priva di errori. Giovanni Franzoni in quella che per lui è senz’altro stata una battaglia, ha concluso con un gap di 3″84. Una qualifica nei top 30 (contrariamente alla Coppa tutti coloro che hanno concluso la prima parteciperanno alla seconda), per lui ha il significato di una medaglia. È 23esimo pronto a migliorare ancora la sua posizione.
Luca al traguardo: “Bellissimo, quando ho tagliato il traguardo non credevo perché temevo di averci lasciato troppo nella parte centrale. Prima di partire ho visto Pintu fare quella grande manche e a vedere il mio ritardo minimo mi sono sorpreso. Ora devo recuperare energie perché… è lunga!”