La pista non tiene come si sperava e crollano tutti tranne Zenhaeusern, mentre Vinatzer scivola al quarto posto.
Tutti i migliori della prima manche ne hanno pagato le conseguenze. Sono spariti praticamente tutti i migliori e per via dei ridottissimi distacchi sono venuti alla luce quelli che hanno avuto la possibilità di partire prima.
Fare una prima manche eccellente ci stava, ma ribadirsi non era così scontato, anche perché nessuno ha tirato i remi in barca e ci hanno dato dentro al massimo.
Un quarto posto per Alex che però deve essere letto in un altro modo. Vinatzer, a parter quell’arretramento che ha pagato caro, c’è e ripetersi nella seconda con quegli scarti minimi e su una neve che non dava più garanzie di tenuta non era facile. Ne sa qualcosa anche Daniel Yule (settimo). Certo che scendere dal podio per 19 centesimi un po’ brucia. Ma come dice lo stesso Alex: “Prima di partire se mi avessero detto che sarei arrivato quarto, avrei fatto i salti di gioia. Ora guardando bene cosa è successo in pista, certo è che sul piano qualche cosina meglio potevo anche fare. Ma vado a Campiglio col morale alle stelle, con l’intenzione di indossare quel maglione…!”
H tenuto bene Ramon Zenhaeuser che stava per inciampare in una doppia a fine del secondo muro che si era scavata un po’ troppo e che induceva all’errore.
Gran gara dell’austriaco Manuel Feller. Sta tornando anche lui sui suoi livelli. La tecnica lascia un po’ a desiderare, come sempre, ma se quel su e giù gli serve per andar dritto, ben venga. È riuscito a precedere il compagno di squadra Marco Schwarz che gli è finito alle spalle. Due austriaci sul podio, era tanto che non accadeva!
Dietro ai due il francese Muffat Jeandet che non ha sciato come nella prima manche, Peggio ha fatto Alexis Pinturault che non ha sciato col suo passo felpato solito. Troppo brusco e su questa neve non ha pagato. Fuori dai 10 con tutta la felicità di Kilde! Leggermente meglio Henrik Kristoffersen, sesto ma anche lui scende giù nelle parti basse del ranking. Stessa sorte capita a Foss-Solevaag, nono.
L’altra Italia
Ha alzato bandieria bianca Manfred Moelgg (19esimo) che non ha trovato lo spunto della prima manche. Peccato perché aveva dato la sensazione di essere lì coi primi.
Uno Stefano Gross (23esimo) a corrente alternata. Molto sul pezzo sul ripido, troppo lento sui piani. Peccato perché avrebbe potuto migliorare la sua posizione che invece è peggiorata. Forse non è questa la sua pista. Ci riproverà a Campiglio. Simon Maurberger (28esimo) deve essere felice per aver portato a termione due manche. Ha bisogno di tempo per trovare la cattiveria giusta. Oggi non è riuscito a tirarla fuori e al traguardo il suo tempo ne ha pagato le conseguenze. Il suo programma di recupero però, lo prevede!
Da segnalare l’ottima prova dello svedese Kristoffer Jakobsen, 26 anni, miglior tempo di manche e 16 posizioni recuperate. crollano tutti tranne zenhaeusern