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Cortina2021 SuperG le dichiarazioni degli azzurri

Anche il mondiale maschile di Cortina2021 ha preso il via con il SuperG. Nel team azzurro erano miscelate la freschezza di Casse e Guzzi, con l’esperienza di Innerhofer. Uomo da battere, in quanto campione in carica, Paris, già vittorioso, seppur in libera, dopo il rientro.

Dominik Paris: c’era il passaggio del salto non facile, partire dietro era meglio per vedere l’esperienza degli altri ma quando arrivi non sai quanto frenare. Io l’ho fatto troppo. Preferisco un tracciato difficile dove la tattica conta. In fondo però la pista è uguale per tutti. Il quinto posto mi soddisfa? Ai mondiali contano solo i primi tre ma alla fine sono contento comunque perché ho fatto un po’ fatica in superG quest’anno, e il risultato mi dà fiducia per la discesa. Ho avuton buone sensazioni. In discesa si capisce meglio come vanno le cose dopo avere fatto le prove

Emanuele Buzzi: Era un tracciato un po’ anomalo, bisognava frenare e non siamo abituati a questo. Sono riuscito a vedere qualcuno e a farmi la strategia. Mi si è girato il laccetto al via che mi ha fatto perdere il bastoncino facendomi perdere qualcosa. Nel primo passaggio difficile mi sono salvato mentre nella traversa vari potuto portare fuori più velocità. Mi sentivo bene e mi spiace perché penso sia un’occasione sprecata. La velocità era buona e avrei voluto ottenere di più.

Christof Innerhoffer: ho avuto da subito brutte sensazioni da subito e non sono riuscito a sciare come avrei voluto. Ho frenato troppo dove gli altri sono usciti e se avessi avuto il numero uno sarei uscito anch’io. In compenso ho tribolato per tutta la discesa. Non ci saranno problemi di motivazioni perché le gare vanno così. Si vince e si perde. Tra qualche giorno c’è un’altra gara.

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Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...