Il Coronavirus è dilagante sia nella realtà che nella paura, così sono state cancellate le gare in Cina. Dinnanzi a questo nuovo pericolo mondiale la Fis non aveva tante alternative che alzare bandiera bianca e annullare tutto.
Esporre il Circo Bianco a un pericolo così grande non è opportuno, tanto meno logico. Senza contare che diversi atleti potrebbero anche disertare l’appuntamento in caso tutto fosse stato confermato. C’è di mezzo anche il Cio essendo queste gare preolimpiche.
Il problema è anche la possibile quarantena che alcuni paesi potrebbero rendere obbligatoria in caso di rimpatrio dalla Cina. Per gli atleti significherebbe perdere tutto il resto della stagione.
Il calendario prevede il 15 e il 16 febbraio una discesa e un superG. La trasferta sarebbe iniziata però ben prima, sia per le prove che per un certo adattamento a una stazione totalmente nuova e sconosciuta a tutti.
Quella costruita a Yanqing (Leggi qui il nostro reportage) si tratta infatti, di una pista completamente nuova e quindi priva di test.
Il virus si è sviluppato nella città di Wuhan che dista circa 1.200 km da Yanqing, a sua volta appena 88 km da Pechino e le vittime stanno aumentando di giorno in giorno (quasi 100 a oggi).
Non ci sono precedenti simili nella storia della Coppa del Mondo, che per lo più cancella gare in caso di mancanza di neve. Non mancherebbero di certo pretendenti ad ospitare le gare cinesi qualora si decidesse di procedere in questa direzione.
Ora si sta decidendo anche riguardo all’eventuale recupero. Saalbach è l’ipotesi più accreditata, ma non è detto. Le gare in Cina infatti erano sotto la “giurisdizione” di Infront per quanto riguarda la patria potestà della produzione e dei diritti televisivi. Consegnare all’Austria due gare sembra un’ipotesi quasi da scartare. Potrebbe essere Kvitfjell la località ideale.
Ma c’è un altra questione. Il week end successivo alla Cina è previsto l’impegno a Yuzawa-Naeba, in Giappone, ma saltando le gare di Yanquing la trasferta potrebbe rivelarsi eccessivamente complicata. Così come sarebbe impegnativo recuperare anche slalom e gigante nell’ultima parte di stagione, per di più con tutte le coppe ancora aperte. Per la Fis non sarà facile trovare una soluzione che accontenti tutti